L'esito del voto

Elezioni comunali, chi ha vinto e chi ha perso: per Meloni nessun plebiscito, ma neanche una spallata da Schlein

Politica - di Giulio Seminara

16 Maggio 2023 alle 13:30 - Ultimo agg. 16 Maggio 2023 alle 14:11

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Elezioni comunali, chi ha vinto e chi ha perso: per Meloni nessun plebiscito, ma neanche una spallata da Schlein

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha avuto un plebiscito spendibile indifferentemente per presidenzialismo, premierato, naja o quant’altro, ma non ha neanche ricevuto una spallata dagli avversari. In attesa del secondo round. L’esito del primo turno di queste elezioni comunali, vissute senza particolare enfasi da tutto lo schieramento politico nonostante i 595 comuni e gli oltre 4 milioni di italiani coinvolti, sembra confermare il vantaggio elettorale della coalizione di governo, al netto degli incidenti d’aula in Parlamento e delle tensioni interne, e certifica che il cammino dell’opposizione, anche se sostenuto da indicazioni incoraggianti, resta ancora in salita.

Insomma, se la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, chiamata al suo primo duello con Meloni, sognava di mettere sull’avviso l’esecutivo, il tentativo è in parte riuscito. Il centrosinistra può esultare a Brescia e Teramo e sperare con qualche ragione nel ballottaggio di Vicenza e Siena. L’ex Zona Rossa in Toscana non è però stata ancora “liberata”. Da Nord a Sud numerose le affermazioni del centrodestra.

La premessa: domenica e lunedì si è votato, tra gli altri, in un capoluogo di regione (Ancona) e in dodici capoluoghi di provincia: Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Terni, Latina, Teramo, e Brindisi. Il centrodestra doveva difendere otto amministrazioni uscenti: Vicenza, Treviso, Sondrio, Imperia, Siena, Massa, Pisa e Terni. E si è presentato unito ovunque tranne a Massa, dove Fratelli d’Italia si è differenziato da Forza Italia e Lega. Il centrosinistra invece governava Ancona, Brindisi, Brescia e Teramo. Ma si fa fatica a definire il centrosinistra: l’alleanza Pd-Movimento 5 stelle? L’alleanza tra Pd e pezzi del fu Terzo Polo? Nel dubbio i democratici e i pentastellati si sono alleati in poche città, come Pisa, Teramo e Brindisi.

Latina era reduce da un commissariamento e ha visto l’affermazione al primo turno di Matilde Celentano in quota Fdi con circa il 70% delle preferenze. Il Partito Democratico festeggia a Brescia con la vittoria al primo turno di Laura Castelletti, già vicesindaca del vecchio primo cittadino Emilio Del Bono e sostenuta dall’ex Terzo Polo. Una sconfitta in particolare per la Lega e Matteo Salvini che avevano molto puntato sul candidato Fabio Rolfi. A Teramo vince l’uscente democratico Gianguido D’Alberto, sostenuto anche dal Movimento 5 stelle. A Siena la candidata del centrosinistra (ma senza M5S) Anna Ferretti affronterà il ballottaggio da favorita: il suo 40% circa del primo turno è una buona base nel tentativo di riportare la città del Palio nella sua storica tradizione politica. Anche se non si sa cosa potranno votare gli elettori del Movimento, da sempre molto critici sulla gestione Mps. Una delle sorprese positive per Elly Schlein è il risultato del giovane capogruppo in regione Giacomo Possamai a Vicenza, dato oltre il 45%. Il recente exploit, in una terra storicamente non facile per il Pd, dell’ex calciatore Damiano Tommasi a Verona non appare una chimera. Invece l’operazione opposta potrebbe farla il centrodestra ad Ancona, uno degli ultimi fortini rossi rimasti, con Daniele Silvetti in vantaggio sulla candidata del centrosinistra Ida Simonella. La coalizione governativa conquista i municipi di Sondrio e Imperia, con la conferma dell’ex ministro Claudio Scajola, ed è vicina alla riconferma del sindaco uscente Michele Conti a Pisa. Il mantenimento della città della Torre a destra, eventualmente unito alla riconferma del sindaco uscente di Massa Francesco Persiani, sostenuto da Forza Italia e Lega e dato in vantaggio al primo turno nonostante la spaccatura con i meloniani, costituisce una ferita per il Pd che ha molto investito nella “riconquista” dei comuni della ex Zona Rossa. Come testimonia la chiusura della campagna elettorale tenuta da Elly Schlein a Pisa.

Un discorso a parte vale per Brindisi, probabilmente l’unico appuntamento elettorale in queste amministrative per il quale Giuseppe Conte ha davvero tenuto. Il suo candidato Roberto Fusco, sostenuto anche dal Partito Democratico, è indietro rispetto a Pino Marchionna del centrodestra. D’altronde uno dei punti già evidenti, aspettando il ballottaggio previsto per domenica 28 e lunedì 29 maggio (insieme alle amministrative nei comuni siciliani) è la persistente difficoltà del Movimento 5 stelle a essere competitivo alle elezioni locali e la sua riluttanza a investire definitivamente in un’alleanza organica con il Partito democratico. Elly Schlein lo aspetta ancora, sapendo che l’ex Terzo Polo nelle sue componenti di Italia Viva e Azione è andato in ordine sparso, per nulla decisivo.

Il successo di Laura Castelletti a Brescia e la buona affermazione di Giacomo Possamai a Vicenza, con i loro profili “riformisti”, suggerisce invece che alcune presunte differenze ideologiche strombazzate a mezzo stampa, e alcuni addii pure eccellenti, non hanno intaccato la natura pluralista del Partito Democratico, altrimenti probabilmente impossibilito a competere. Un aggravante, dato il vento tendenzialmente favorevole al governo.

16 Maggio 2023

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