Il processo per reati federali

Documenti top secret alla villa di Mar-a-Lago, Trump incriminato: “È la più grande caccia alle streghe della storia”

Alla residenza in Florida l'FBI aveva trovato oltre 13mila documenti, un centinaio riservati e segreti. Il tycoon dovrà rispondere di 7 reati. "Perseguitato perché guido i sondaggi per le elezioni presidenziali"

Esteri - di Redazione Web - 9 Giugno 2023

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Documenti top secret alla villa di Mar-a-Lago, Trump incriminato: “È la più grande caccia alle streghe della storia”

Per Donald Trump “è un giorno buio per l’America”. L’ex Presidente degli Stati Uniti è stato incriminato per l’indagine federale sui documenti riservati che erano stati trovati nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida. È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che un ex Presidente viene incriminato per reati federali. Per il caso Stormy Daniel Trump è stato incriminato ma non si tratta di un reato federale. Il tycoon ha dato la notizia tramite il suo social network, Truth. Il dipartimento di Giustizia, che ha avviato il procedimento, non ha rilasciato comunicati pubblici. I capi di accusa non sono stati diffusi ufficialmente. Dovrebbe trattarsi, secondo quanto scrivono alcuni media, di occultamento di documenti riservati, ostruzione della giustizia attraverso la distruzione, modifica o falsificazione di documenti, e violazione dell’Espionage Act.

Lo scorso febbraio la National Archives and Records Administration (NARA), l’agenzia del governo USA che conserva i documenti governativi e storici più importanti del Paese, aveva avanzato una richiesta al dipartimento di Giustizia. Riteneva che l’ex Presidente, alla fine del mandato presidenziale avesse portato dalla Casa Bianca alla sua residenza diversi documenti governativi, tra cui alcuni “classified”. Lo scorso agosto la villa di Mar-a-Lago era stata perquisita.

La FBI aveva trovato oltre 13mila documenti, un centinaio dei quali classificati come riservati o coperti da vincolo di segretezza. Di quelli che dovrebbero trovarsi soltanto in sedi governative. Alcuni di questi documenti “top secret” o “sensitive compartmented information” riguardavano difese militari e armamenti nucleari di un Paese straniero. Lo scorso aprile Trump era stato incriminato per un pagamento illegale all’attrice hard Stormy Daniel. Un procedimento statale per il quale procede la procura di Manhattan.

“Non ho mai pensato che fosse possibile che una cosa del genere potesse succedere a un ex presidente degli Stati Uniti, che ha ricevuto più voti di qualsiasi altro presidente in carica nella storia del nostro Paese”, ha scritto a caratteri maiuscoli Trump sui social. “Io sono un uomo innocente!”. A seguire un video di quattro minuti in cui l’ex Presidente si descriveva come vittima della “più grande caccia alle streghe della storia”, in cui lamentava una persecuzione “perché guido i sondaggi per le elezioni presidenziali“.

Trump ha annunciato la sua candidatura per le elezioni primarie del Partito Repubblicano, in vista delle Presidenziali del 2024. Le incriminazioni non gli vietano di continuare la sua campagna elettorale. È stato convocato per martedì pomeriggio al tribunale federale di Miami, dove gli verrà notificata ufficialmente l’incriminazione. Dovrà rispondere di sette reati. La situazione è inedita negli Stati Uniti. L’amministrazione americana guidata da un Democratico dovrà perseguire un ex presidente. Non ha commentato le accuse. Il Presidente Joe Biden ha sempre sostenuto di volersi tenere alla larga dall’inchiesta avviata dal dipartimento Giustizia.

9 Giugno 2023

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