L'accesso all'Università

Test di Medicina, dopo il flop del semestre-filtro c’è l’ipotesi “sanatoria”: tutti in graduatoria ma con crediti formativi

Politica - di Redazione

11 Dicembre 2025 alle 11:30

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Test di Medicina, dopo il flop del semestre-filtro c’è l’ipotesi “sanatoria”: tutti in graduatoria ma con crediti formativi

Una sanatoria, di fatto una sorta di condono, applicato al mondo universitario. È questa l’ipotesi al vaglio del Ministero dell’Università per superare il disastro provocato dal semestre filtro per l’ingresso degli studenti italiani nelle facoltà di Medicina.

Nei mesi scorsi l’esecutivo, tramite la ministra Anna Maria Bernini, aveva eliminato parzialmente il numero chiuso, consentendo di fatto l’iscrizione a tutti gli aspiranti medici senza passare dalle forche caudine del test d’ingresso, spostando il fatidico esame dopo un primo semestre-filtro con esami caratterizzanti, fino appunto ad un test di accesso per poter proseguire gli studi.

Appelli che si sono rivelati un flop: al primo sono stati bocciati nove su dieci mentre il secondo, che si è svolto mercoledì 10 dicembre, non è andato molto meglio. Il tutto mentre sui social scoppiava anche la grana delle domande finite su internet durante la prova.

In teoria solo chi ha preso almeno 18 in tutte le materie (chimica, fisica e biologia) della prova nazionale può entrare in graduatoria e proseguire gli studi di Medicina. Ma di fronte all’ipotesi molto concreta di migliaia di posti vacanti, al Ministero è al vaglio l’ipotesi di una “sanatoria”: verrebbero inseriti in graduatoria anche gli studenti che non hanno conseguito il fatidico 18, la “sufficienza”, nelle tre prove, ma dovranno poi recuperare il gap con i crediti formativi.

Si tratterebbe di una “mediazione” anche per evitare i ricorsi, già annunciati, da parte degli studenti. Proprio oggi a Roma scende in piazza l’UDU, Unione degli universitari, “alla luce della difficoltà delle prove e delle criticità organizzative” del semestre filtro. Secondo i rappresentanti dell’associazione “è sempre più evidente che questo meccanismo sta allontanando gli aspiranti medici invece di accompagnarli nel percorso formativo”. La richiesta al governo Meloni è quella di “un cambio di passo e per rilanciare il ricorso collettivo promosso dall’UDU”.

Secondo l’associazione “molte e molti hanno descritto i quesiti – in particolare quelli di fisica – come estremamente complessi, mentre le irregolarità già emerse nel primo appello si sono nuovamente ripetute in diverse sedi. A fronte delle rassicurazioni della ministra Bernini sulla presunta solidità del sistema, abbiamo avuto una prova evidente del fatto che l’organizzazione del semestre filtro è fallace e incapace di garantire condizioni realmente omogenee e trasparenti”.

di: Redazione - 11 Dicembre 2025

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