La guerra alle Ong

Sospeso il fermo della nave Mediterranea, il tribunale di Agrigento smonta nuovamente il decreto Piantedosi

Cronaca - di Redazione

11 Dicembre 2025 alle 15:39

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Photo credits: Mediterranea Saving Human/X
Photo credits: Mediterranea Saving Human/X

Ancora una volta il governo Meloni e la linea impressa dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di guerra alle navi della Ong attive nel Mediterraneo nel salvataggio di migranti incassa un ceffone da parte dei magistrati.

Il tribunale di Agrigento ha infatti emesso un decreto con cui sospende il fermo amministrativo della nave Mediterranea, disposto dalla locale Prefettura il 12 novembre scorso. L’imbarcazione della Ong Mediterranea Saving Humans era stata sottoposta a 60 giorni di fermo, mentre l’organizzazione punita con una sanzione da 10mila euro disposta nei confronti di armatore e comandante.

Il fermo della nave umanitaria era stato disposto dopo il soccorso, tra il 2 e 3 novembre, in tre diversi interventi in zona Sar sotto il controllo libico e a sud di Lampedusa, di 92 persone tra cui 31 minori non accompagnati. Secondo il Viminale la nave Mediterranea si sarebbe rifiutata di proseguire il suo viaggio per quattro giorni verso il lontano porto di Livorno: in realtà lo sbarco dei migranti era avvenuto nello scalo siciliano di Porto Empedocle il 4 novembre per disposizione della procura per i Minorenni di Palermo e della stessa procura di Agrigento.

“L’odierna decisione del tribunale di Agrigento – per la Ong Mediterranea – dimostra l’esistenza di una precisa strategia del governo: il reiterato abuso, arbitrario e addirittura illegale, dei poteri sanzionatori previsti dal Decreto legge Piantedosi ha l’obiettivo di ostacolare e impedire l’attività di soccorso civile nel Mediterraneo centrale. Nel nostro caso specifico l’abuso è ancora più pericoloso: violando qualsiasi regola vogliono arrivare alla definitiva confisca della nave”. Per Mediterranea la decisione dei giudici di Agrigento dimostra “l’illegittimità dell’applicazione del Decreto Legge Piantedosi e lo fa procedendo ‘inaudita altera parte‘, cioè con una misura d’urgenza, senza ritenere neppure necessaria una prima convocazione dell’Avvocatura dello Stato”.

Ora l’attesa è per il giudizio di merito nelle imminenti udienze del 17 dicembre a Trapani e il 21 gennaio ad Agrigento.

Durissimo il commento di Pierfrancesco Majorino, responsabile politiche migratorie nella segreteria nazionale del Partito democratico, dopo la decisione dei giudici di Agrigento. Per il consigliere regionale lombardo dei Dem “la strategia del governo in materia di gestione dell’immigrazione non sta in piedi” e il bilancio complessivo dell’esecutivo “è assolutamente disastroso”. Secondo Majorino “si perseguitano, attraverso iniziative sgangherate sul piano giuridico, le persone che salvano le vite in mare, non si mettono in campo interventi di riforma sul piano delle regole riguardanti la gestione del fenomeno, si aiutano i torturatori a tornare nei loro paesi con volo di Stato e si buttano centinaia di milioni di euro nei Cpr in Albania, centri costosi e dannosi. E al contempo non si cancella la Legge Bossi Fini come nei proponiamo e non si inaugurano vie legali e sicure d’accesso al nostro Paese”.

di: Redazione - 11 Dicembre 2025

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