L'anatema del leader dei Verdi tedeschi
L’anatema di Cohn-Bendit: “Trump-Putin come Molotov-Ribbentrop”
Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, fa osservare che l’approvazione di Mosca per la strategia di Trump è un chiaro segnale di allarme. Il Presidente Usa: “Zelensky non è pronto alla pace”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
La succube Europa trova uno scatto di dignità e prova a ribellarsi alla “dottrina Trump-Putin”. Il tycoon e lo zar hanno siglato il “nuovo patto Molotov-Ribbentrop” per distruggere l’Europa. Così Daniel Cohn-Bendit, leader del ’68 e dei Verdi europei in una intervista a La Repubblica. Cohn-Bendit non le manda a dire: il presidente Usa è un “matto” e la politica della Casa Bianca punta decisamente a trasformare l’Europa in un “protettorato” senza libertà.
C’è tutto questo e molto di più nella “National Security Strategy” della Casa Bianca. C’è la riproposizione, quasi letterale, dell’attacco frontale scatenato dal Vicepresidente Usa J.D.Vance all’Europa alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. C’è il sostegno ai partiti sovranisti di estrema destra, come i neonazisti tedeschi dell’AfD, c’è il disprezzo per ciò che è stata la civiltà liberale del Vecchio Continente. Un ristretto numero di cinque consiglieri guida la politica estera dell’era Donald Trump: dalla Russia alla guerra a Gaza passando per il possibile attacco al Venezuela, il club ristretto si occupa di tutti i dossier aperti, riservando un accesso illimitato al presidente e la possibilità di decidere con velocità. I cinque su cui Trump fa affidamento – riporta la rivista “Politico” – sono l’inviato Steve Witkoff, il segretario di Stato Marco Rubio, il vicepresidente J.D. Vance, il capo dello staff Susie Wiles e il capo del Pentagono Pete Hegseth. Su richiesta di Witkoff al gruppo si è aggiunto Jared Kushner, chiamato per le trattative di pace a Gaza e rimasto per quelle in corso per l’Ucraina. All’interno del ristretto gruppo non ci sono gerarchie, se non il fatto che il capo è Trump.
- Quello che la NATO non dice sull’Ucraina: l’escalation anti-Russia nascosta dalla post-verità sulla guerra
- Putin gela Trump, il negoziato al Cremlino naufraga sui territori rivendicati da Mosca: Zelensky teme l’isolamento
- Ucraina, ultimatum di Putin sul Donbass: “Kiev si ritiri o lo avremo con la forza. Trump cerca una soluzione”
L’Europa prova a reagire
“Ovviamente, non possiamo fare a meno di essere preoccupati quando ascoltiamo i commenti di Mosca su questa strategia. Perché quando Mosca afferma di condividere ampiamente la visione degli Stati Uniti sull’Europa, dovrebbe farci riflettere”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, intervenuto alla conferenza annuale dell’Istituto Jacques Delors, a Parigi. «E in effetti, quando leggiamo attentamente i passaggi sull’Ucraina, capiamo bene perché Mosca condivida questa visione. Perché l’obiettivo di questa strategia non è la pace, e certamente non una pace giusta e duratura. È solo la cessazione degli scontri e la stabilizzazione delle relazioni con la Russia», ha aggiunto. «Ovviamente, tutti vogliono un rapporto stabile con la Russia. Tutti, o quasi tutti, credevamo di aver già raggiunto un rapporto stabile con la Russia prima del 2014. Abbiamo iniziato a sospettare nel 2014 con la Crimea. E dopo il 2022, credo che nessuno possa ignorare il fatto che non possiamo avere un rapporto stabile con la Russia, poiché Mosca rimane una minaccia per la nostra sicurezza. E non si tratta solo della nostra sicurezza, perché in Ucraina non sono in gioco solo la sovranità, il diritto all’autodeterminazione, l’integrità territoriale, il rispetto dei confini dell’Ucraina, ma tutti questi valori sono valori sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite», ha aggiunto.
«La risorsa più importante dell’Europa per interagire con il mondo è il commercio. E non esisteremo nel mondo se non saremo una potenza commerciale e se non saremo in grado di costruire una rete di accordi commerciali ovunque», ha poi dichiarato. Con gli Stati Uniti «Se siamo alleati, dobbiamo agire di conseguenza. E gli alleati non minacciano l’interferenza nella vita politica. Nella vita politica interna di questi alleati, ci si rispetta, si rispetta la sovranità gli uni degli altri. Sicuramente molti europei non condividono la stessa visione degli americani su diversi temi ed è naturale che non condividano la stessa visione che abbiamo; quello che non possiamo accettare, è questa minaccia di interferenza nella vita politica dell’Europa», ha concluso Costa.
Di parere opposto è Mosca
La Strategia nazionale di sicurezza elaborata dal presidente americano Donald Trump piace alla Russia. A ribadirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Ci sono timori che la strategia nazionale degli Stati Uniti possa cambiare con le prossime amministrazioni, ma l’approccio attuale piace alla Russia”, ha spiegato a quanto riferisce la Tass. Il Cremlino, ha aggiunto, “vede la possibilità di ripristinare le relazioni tra Russia e Stati Uniti una volta eliminati gli attuali ‘irritanti’”. Trump ha affermato che Zelensky “non è pronto” a firmare una proposta di pace redatta dagli Stati Uniti volta a porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. “Sono un po’ deluso dal fatto che il presidente Zelensky non abbia ancora letto la proposta, lo ha fatto poche ore fa. Il suo popolo la apprezza, ma lui no”, ha detto Trump parlando con i giornalisti prima di partecipare al Kennedy Center Honors, a Washington. L’inquilino della Casa Bianca ha aggiunto: “Credo che la Russia sia d’accordo, ma non sono sicuro che lo sia anche Zelensky. Il suo popolo la apprezza. Ma lui non è pronto”.
Gli Stati Uniti stanno facendo pressione sull’Ucraina affinché accetti “rapidamente” un accordo che metta fine alla guerra, ma ancora non c’è intesa sulla richiesta di Mosca di ottenere le zone di suo interesse. Lo ha riferito una fonte dell’amministrazione ucraina. La questione della possibile cessione di territori resta “la più problematica” dei negoziati, ha spiegato dopo gli incontri del capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, con la delegazione americana guidata da Steve Witkoff e Jared Kushner. Il presidente russo Vladimir Putin non vuole concludere un accordo senza che “l’Ucraina ceda territori” nel Donbass, ha ricordato. E se Washington sta spingendo l’Ucraina ad approvare un piano per porre fine alla guerra il “più rapidamente” possibile, Kiev “non può accettare tutto senza esaminare i dettagli”, ha sottolineato la fonte. I negoziati sull’iniziativa di pace tra Ucraina e Russia promossi dagli Stati Uniti restano ancora difficili, con divergenze su questioni chiave come il Donbass. Lo ha chiarito Zelensky intervistato da Bloomberg, come riporta Rbc. “Non abbiamo un consenso sul Donbass” ha detto il presidente.
L’Ucraina, ha confermato, insiste su un accordo separato sulle garanzie di sicurezza dei partner occidentali e in particolare degli Stati Uniti. “C’è una domanda cui io, e tutti gli ucraini, vogliamo avere risposta: se la Russia ricomincia una guerra, cosa faranno i nostri partner?”, ha spiegato Zelensky. Tra gli elementi del piano di Trump rientrano anche la prospettiva dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea e l’utilizzo di asset russi. “stiamo parlando con gli Stati Uniti, è un lavoro costruttivo”, aggiungendo che dopo gli incontri a Londra, Bruxelles e Roma “avremo la nostra visione comune” per i colloqui, e “ sono pronto a volare negli Stati Uniti se il presidente Trump sarà pronto per questo incontro”. “Ma ci sono questioni che riguardano l’Europa, e non possiamo decidere per l’Europa. Dobbiamo discutere con l’Europa dell’adesione dell’Ucraina all’Ue, che rientra anche nelle garanzie di sicurezza”, sottolinea Zelensky a Bloomberg.
Il leader ucraino ieri era è Londra per il vertice con Starmer, Macron e Merz. In serata ha incontrato il segretario Nato Rutte, la presidente della Commissione europea von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Costa. Oggi, invece, sarà in Italia per incontrare alle 15 la premier Meloni a Palazzo Chigi. Nessuna dichiarazione ufficiale al termine del vertice londinese. Non si vuole innervosire il già nervoso presidente Usa. Sul campo, le forze russe hanno lanciato una serie di attacchi notturni con droni in tutta l’Ucraina, ferendo civili, danneggiando abitazioni e innescando numerosi incendi con bombardamenti che hanno colpito Chernihiv, Okhtyrka e la regione di Kiev. Una persona è stata uccisa nella regione di Dnipropetrovsk, dove si registrano anche due bambini feriti. È quanto scrive il Kyiv Post, facendo il punto sulla notte appena trascorsa. Un drone russo si è schiantato vicino a un condominio a Chernihiv nelle prime ore del mattino ferendo tre persone.