Ira di Mosca

La Nato valuta “attacchi preventivi” contro la Russia, lo scenario dell’ammiraglio Cavo Dragone nella guerra ibrida al Cremlino

Esteri - di Redazione

1 Dicembre 2025 alle 16:01

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La Nato valuta “attacchi preventivi” contro la Russia, lo scenario dell’ammiraglio Cavo Dragone nella guerra ibrida al Cremlino

L’Alleanza Atlantica valuta di essere più “aggressiva” nei confronti della Russia, una contromisura in risposta agli attacchi informatici di matrice russa, ai sabotaggi e alle presunte violazioni dello spazio aereo da parte di Mosca. A dirlo in un’intervista al Financial Times è stato l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare della Nato.

Un intervento, quello dell’ex capo di stato maggiore della Difesa italiana, che ha provocato polemiche. Per Cavo Dragone la Nato sta “studiando tutto sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando”. Ma il presidente del comitato militare dell’Alleanza Atlantica ha rimarcato in particolare che un attacco preventivo nel contesto della guerra ibrida “potrebbe essere considerato un’azione difensiva”, anche se “è più lontano dal nostro normale modo di pensare”, le sue parole al quotidiano britannico.

Essere più aggressivi rispetto alla nostra controparte potrebbe essere un’opzione”, ha sottolineato l’ammiraglio italiano, facendo riferimento all’aumento degli attacchi informatici e dei sabotaggi contro infrastrutture europee dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, che le autorità Ue hanno ricondotto ad operazioni russe.

Il problema, ha però ammesso, è che la Nato e i suoi Paesi membri avevano “molti più limiti della nostra controparte per motivi etici, legali, giurisdizionali. Non voglio dire che sia una posizione perdente, ma è una posizione più difficile di quella della nostra controparte”

Secondo Cavo Dragone, in ogni caso, la Nato è riuscita a scoraggiare l’aggressione russa con la sua missione Baltic Sentry, lanciata a inizio 2025 per proteggere le infrastrutture critiche come cavi sottomarini e gasdotti nel mar Baltico, sul fronte est europeo e dunque al confine russo. “Dall’inizio di Baltic Sentry, non è successo nulla. Quindi – ha osservato l’ammiraglio italiano – significa che questa deterrenza sta funzionando”.

Parole, quelle di Cavo Dragone, che ovviamente non potevano lasciare indifferenti Mosca. Non sorprende dunque l’intervento di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha definito le parole del presidente del comitato militare della Nato “estremamente irresponsabili”, dichiarazioni che “dimostrano la volontà dell’Alleanza di continuare a muoversi verso un’escalation”. “Consideriamo la dichiarazione come un tentativo deliberato di minare gli sforzi volti a trovare una via d’uscita alla crisi ucraina“, ha aggiunto Zakharova.

di: Redazione - 1 Dicembre 2025

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