La guerra non si ferma

Ucraina, la notte più buia per Kiev: almeno 17 morti in un pesante raid russo sulla capitale, danni alla delegazione Ue

Esteri - di Redazione

28 Agosto 2025 alle 10:18

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Ucraina, la notte più buia per Kiev: almeno 17 morti in un pesante raid russo sulla capitale, danni alla delegazione Ue

Una delle notti più buie per l’Ucraina dall’inizio del conflitto, della guerra di resistenza contro l’invasione russa. Un massiccio attacco di droni e missili si è abbattuto nella notte tra mercoledì e giovedì 28 agosto sulla capitale Kiev, provocando numerose esplosioni, incendi e vittime.

I raid contro Kiev si erano interrotti pochi giorni prima del vertice in Alaska, ad Anchorage, tra Donald Trump e Vladimir Putin: una sorta di “concessione” dell’autocrate russo nei confronti del presidente degli Stati Uniti, ma questa notte l’esercito russo ha ripreso a colpire senza pieta la metropoli ucraina.

Offensiva che forse è una “replica” alla campagna di attacchi lanciati dagli ucraini contro le raffinerie russe in questi giorni, raid che hanno danneggiato i più importanti impianti dl Paese riducendo di quasi il 20 per cento la produzione di benzina e diesel, provocando così un aumento dei prezzi interni e una forte difficoltà nel rifornire le stazioni di servizio.

Le prime esplosioni sono state udite nella capitale dell’Ucraina intorno alle 21:30, quando il sindaco Vitalii Klitschko ha annunciato il dispiegamento di sistemi di difesa aerea in città.

Migliaia i cittadini che si sono rifugiati in massa nelle metropolitane e nei rifugi antiaerei per sfuggire ai 629 droni e missili lanciati dall’esercito russo, ma non tutti hanno avuto questa fortuna. Sono almeno 17 le vittime dei bombardamenti russi, “tra cui tre bambini di 2, 14 e 17 anni”, come reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare della città, Timur Tkachenko.

A finire nel mirino dei raid russi anche la delegazione dell’Unione Europea a Kiev, come denunciato su X dalla commissaria Ue per l’Allargamento, Marta Kos. “La delegazione dell’Ue a Kiev è stata danneggiata dagli attacchi russi di oggi contro aree civili. Condanno fermamente questi brutali attacchi, un chiaro segnale che la Russia rifiuta la pace e sceglie il terrore. La nostra piena solidarietà va al personale dell’Ue, alle loro famiglie e a tutti gli ucraini che stanno subendo questa aggressione”, ha scritto Kos sul social.

Nel mirino è finito anche l’ufficio del British Council in Ucraina, gravemente danneggiato durante il massiccio bombardamento di Kiev nella notte. L’organizzazione lo ha segnalato su Facebook. “A seguito dell’attacco notturno a Kiev, il nostro ufficio ha subito danni significativi e rimarrà chiuso ai visitatori fino a nuovo avviso. Nonostante possibili ritardi nelle risposte, continuiamo a collaborare con i partner ucraini nei settori dell’istruzione e della cultura “, si legge nel messaggio.

Ma i bombardamenti con droni e missili hanno colpito diffusamente la capitale, causando danni in oltre 20 zone di Kiev. “Abbiamo le conseguenze dell’attacco in oltre 20 località nei distretti di Darnytsia, Dnipro, Solomjanskij, Shevchenkivskij, Holosiivskij, Obolonskij e Desnjanskij”, ha spiegato Tkachenko. Fra gli altri sono stati danneggiati “edifici residenziali, un asilo e alcune automobili”.

Secondo quanto ricostruito da Sky News, quello della scorsa notte è stato il secondo attacco più grande dall’inizio della guerra contro l’Ucraina: i più massicci sono avvenuti a partire dalla fine di giugno scorso, col più vasto avvenuto lo scorso 8 giugno, poi quello di questa notte e a seguire quelli del 12 luglio, 21 agosto, 4 luglio e 29 giugno.

Da Mosca il ministero della Difesa ha difeso i suoi attacchi spiegando che i bombardamenti di questa notte hanno preso di mira e colpito “imprese del complesso militare-industriale e basi aeree militari ucraine”. Anche perché, come sottolineato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, allo stato non ci sono accordi per stabilire una “tregua aerea” nel conflitto in Ucraina. “Tutto ciò che può essere discusso nell’ambito della ricerca di una via d’uscita sulla strada verso la risoluzione dovrebbe essere discusso in modo discreto”, ha spiegato il portavoce di Putin.

Ma da Washington, che soprattutto dopo il vertice di Anchorage si è appiattita sulle posizioni russe sul conflitto, è arrivata una condanna dell’attacco. A farla l’inviato speciale di Donald Trump Keith Kellogg, che su X ha parlato di “attacchi vergognosi” che “minacciano la pace che il presidente (Trump, ndr) sta perseguendo”, sottolineando che hanno colpito “civili innocenti” e missioni Ue e britanniche nella capitale ucraina.

di: Redazione - 28 Agosto 2025

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