"Gratzianeddu" è malato
Graziano Mesina scarcerato, l’ex primula rossa del banditismo sardo è in gravi condizioni

Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo, noto anche come “Gratzianeddu”, è stato scarcerato.
Mesina, gravemente malato e nella fase terminale della malattia oncologica, ha ottenuto di finire i suoi giorni fuori dal carcere. È stata dunque accolta dal tribunale di Sorveglianza di Milano l’istanza di differimento della pena per motivi di salute presentata dagli avvocati dell’83enne Mesina, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier. Ieri le due avvocate avevano fatto sapere che “gli è stata diagnosticata una patologia oncologica che si è ormai diffusa, incurabile, in fase terminale”.
“Gratzianeddu” ha trascorso circa 40 anni in carcere, da dove è evaso in dieci occasioni e tentandone almeno il doppio. Nel 2004 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli aveva concesso la grazia e la possibilità di cambiare vita: Mesina era quindi tornato nel suo paese, Orsogolo, dove aveva iniziato a lavorare come guida turistica.
A seguito di alcune intercettazioni dei carabinieri, era stato ricostruito il suo ritorno nel giro degli stupefacenti, con la grazia revocata e l’arresto nel 2013 con un blitz all’alba in Sardegna. Nell’ultimo processo, concluso nel 2016 con la condanna a 30 anni di reclusione e la revoca della grazia concessa dal Quirinale, Mesina aveva rivendicato la sua innocenza, tanto dal paragonare la condanna alla “pena di morte”.
Scarcerato nel 2019 per decorrenza dei termini, nel luglio del 2020 i carabinieri recatisi presso la sua abitazione per notificare la sentenza e ricondurlo in carcere non trovano nessuno: è l’ultima latitanza di Mesina, che nella notte tra il 17 e il 18 dicembre 2021, durante un’azione coordinata del ROS e del GIS dei Carabinieri, viene trovato in un’abitazione di Desulo e ricondotto nel carcere prima di Badu ‘e Carros e poi ad Opera.
Attualmente “Gratzianeddu” si trova nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano.