Lo sfascio

L’odissea dello sportello anagrafe dell’Asl Napoli 1 Centro: carenza di personale, mezzo servizio e cittadini (molti anziani) ‘in ostaggio’ per metà giornata

Si salva solo la disponibilità del personale, ovviamente in difficoltà nel gestire l'utenza. Nel 2024 e con le tecnologie che abbiamo a disposizione, ecco una fotografia del disastro del settore pubblico e sanitario. Non funziona neanche lo sportello elettronico per il pagamento delle prestazioni. Siamo costretti ad accontentarci di queste inefficienze?

Salute - di Andrea Aversa

11 Febbraio 2025 alle 15:47

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Fonte l’Unità
Fonte l’Unità

Perdete ogni speranza o voi che entrate…“, avrebbe detto Dante Alighieri il Sommo Poeta. Non per introdurre i lettori della Divina Commedia nel suo Inferno ma per descrivere l’odissea vissuta dai cittadini napoletani ‘rapiti’ dallo sportello anagrafe dell’Asl Napoli 1 Centro presso la sede del Corso Vittorio Emanuele. L’avventura è iniziata di mattina presto, dalle 8 già cerano le prime persone in attesa. Premessa: l’ufficio lavora a mezzo servizio, un solo sportello, una sola risorsa che impegnata dal martedì al venerdì e unicamente dalle 8.30 alle 13. Ma attenzione, se alle 11 le persone in attesa sono tante, la gentile operatrice che gestisce la fila, interrompe la distribuzione dei numeri, perché di sicuro l’ufficio non riuscirà a soddisfare le esigenze dell’intera utenza entro l’orario di lavoro previsto.

L’odissea dello sportello anagrafe dell’Asl Napoli 1 Centro

Ora, specifichiamo una cosa. L’Asl Napoli 1 Centro è un distretto che copre un’utenza molto ampia di cittadinanza. Un’area numericamente molto vasta. Stiamo parlando delle municipalità del centro, sei quartieri centrali di Napoli. Vi è un’altra sede, in via Chiatamone, chiusa da un po’ di tempo, e chissà per quanto altro ancora, per lavori. Così i cittadini vengono tutti ‘riversati’ presso la sede del Corso Vittorio Emanuele. Alle 10 sono stati già staccati oltre 40 biglietti, almeno 20 le persone presenti che stavano aspettando. Dall’apertura dello sportello, sono state risolte soltanto 5-6 pratiche. La fila scorreva lenta, tra le lamentele delle persone in attesa.

Carenza di personale, mezzo servizio e cittadini (molti anziani) ‘in ostaggio’ per metà giornata

C’è chi avrebbe voluto approfittarne per pagare le prestazioni sanitarie ma il ‘Punto Giallo‘, lo sportello elettronico che dovrebbe servire a tale scopo, non era funzionante. Così le persone sono state costrette a uscire e recarsi nella vicina farmacia. Altra ed ennesima perdita di tempo. Tanti gli anziani con lo sguardo perso nel vuoto, uomini e donne che dovrebbero andare a lavoro o dalle proprie famiglie, di fatto ‘in ostaggio’ di un servizio pubblico inefficiente. Eppure, nel 2024 potrebbe bastare un click, sfruttando le tecnologie che abbiamo a disposizione per rendere la vita di tutti più agevole e semplice.

Cittadini vittime di un sistema al collasso

E invece no, siamo stati costretti ad essere vittime della carenza altrui. Delle carenze dello Stato. Mancanze che in realtà non dovremmo subire visto che paghiamo le tasse. In questo inferno una sola nota positiva: l’atteggiamento delle persone impegnate al lavoro. Un uomo e una donna, gentili e disponibili ed evidentemente in difficoltà nel gestire l’ampia utenza, giustamente delusa, arrabbiata, spazientita e purtroppo assuefatta da tanta vergogna. Anche loro, gli operatori, sono vittime di questo sistema che pare ormai al collasso.

Le foto

11 Febbraio 2025

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