La vicenda
Chi è Carmela, la pescivendola più bella d’Italia e star di Instagram e TikTok: dalle accuse al fango scagliatole sui social
Lavora con il marito presso l'Ittica Febbraro: travolta dalle polemiche per come ha maltratto i polpi all'interno di un video. Il blitz de Le Iene, gli animalisti e la shitstorm sui social
Curiosità - di Andrea Aversa
Braccati da Le Iene dopo le denunce degli animalisti e profilo TikTok oscurato per Donna Carmela, nota per essere la pescivendola più bella d’Italia. Insieme al marito Luigi Febbraro gestiscono una pescheria di Casoria, località dell’area Nord in provincia di Napoli, l’Ittica Febbraro. La coppia è molto operativa sui social, anche su Instagram ma la regina del web è lei, Carmela. Proprio in alcuni dei video diventati virali, la donna è stata accusata di aver maltrattato dei polpi.
Chi è Carmela la pescivendola più bella d’Italia
L’attivista Enrico Rizzi ha detto: “Una coppia campana che si divertiva su TikTok a promuovere la propria attività commerciale con balletti totalmente ridicoli, sfruttando, umiliando e maltrattando in maniera davvero disumana dei poveri animali vivi come se fossero degli oggetti, costringendoli a subire sevizie ed ingiustificati patimenti in barba al codice penale“. Rizzi ha anche affermato di aver, “chiesto alla Procura il sequestro preventivo della loro attività“.
Star di Instagram e TikTok: il video con i polpi maltrattati
Alla notizia della chiusura del profilo social della pescheria, Rizzi ha dichiarato a La Repubblica: “Profilo chiuso da Tik Tok dopo mia segnalazione? Chiedimi se sono felice, ho vendicato gli animali maltrattati. Ritengo sia stato infranto l’articolo 544-ter del codice penale, con animali sottoposti a sevizie e ad ingiustificati patimenti durante spettacoli non autorizzati. Ho denunciato la coppia anche per violazioni igienico sanitarie“.
L’attacco animalista e la difesa
Così, secondo quanto riportato sempre da La Repubblica, si è difeso Luigi Febbraro: “Abbiamo chiamato le forze dell’ordine perché ci impedivano di lavorare (riferito al blitz de Le Iene, nsr). Ci riserveremo di adire le vie legali per gli effetti negativi di quanto accaduto, ora siamo profondamente amareggiati e temiamo che il servizio, quando andrà in onda, opererà tagli sulla nostra legittima difesa. Amiamo gli animali e non mostriamo maltrattamenti, lavoriamo da sei anni con passione, come tutte le pescherie d’Italia. Evidentemente il successo dei video su TikTok, video nei quali mia moglie si limita a mostrare il pesce in vendita, avrà dato molto nell’occhio: che dire, allora, delle pescherie pugliesi in cui i polpi vengono battuti e percossi vivi? Quello che più di tutto ci fa male è la reazione spropositata di chi ha indotto a chiudere il profilo.“.