Ragazzo di 12 anni muore precipitando dal 10° piano a Roma, inchiesta per istigazione al suicidio: sequestrato smartphone

Un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio contro ignoti. Così la Procura di Roma indaga sulla morte di Valerio, ragazzino di 12 anni caduto nel pomeriggio di giovedì 5 dicembre dalla finestra al decimo piano del palazzo in cui viveva con i familiari in via Giordani, quartiere Collatino della capitale.

Gli accertamenti disposti dai magistrati di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, puntano a chiarire se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario.

Per questo gli inquirenti hanno disposto anche il sequestro dello smartphone del 12enne, che verrà analizzato per cercare eventuali elementi utili alle indagini.

L’allarme era scattato intorno alle 17 di ieri, quando sono arrivate le chiamata al numero di emergenza 112: in via Giordani, in quei palazzoni tristemente noti perché nel marzo 2016 furono teatro delle orribili sevizie ai danni di Luca Varani, ucciso da Manuel Foffo e Marco Prato, si sono precipitati i soccorsi.

Valerio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Bambino Gesù in condizioni disperate, dove è morto poco dopo il ricovero.

Secondo quanto riferisce Repubblica il 12enne era in casa con una babysitter, il fratello minore e forse anche il padre quando è precipitato dalla finestra della sua cameretta finendo in un parchetto interno. Su chi fosse presente nell’appartamento sono però ancora in corso accertamenti.

Al momento, nonostante l’inchiesta, è impossibile sbilanciarsi: è da capire se Valerio sia caduto per un incidente o se vi siano elementi che possano far pensare a un gesto volontario, magari provato da “fattori esterni”.

“Profonda tristezza per quanto accaduto in via Igino Giordani. Ciao piccolo angelo riposa in pace”, il messaggio social di addio del presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti.