Giallo a Caldiero
Verona, Cristina Pugliese trovata impiccata nel bagno di casa: il compagno indagato per omicidio
Aveva dato l’allarme, avvisando i carabinieri dopo aver trovato la compagna morta nella doccia di casa, impiccata, ma ora è indagato per omicidio. È la vicenda che vede protagonista Cristina Pugliese, 27 anni, trovata morta nel bagno della sua abitazione a Caldiero, in provincia di Verona, e il compagno 40enne.
I fatti risalgono a domenica primo dicembre, quando nel tardo pomeriggio il compagno della vittima ha chiamato il 112 raccontando di aver trovato il corpo privo di vita all’interno del bagno dell’abitazione e spiegando che si sarebbe suicidata utilizzando il tubo flessibile della doccia.
Una versione su cui la Procura di Verona vuole fare chiarezza: l’uomo è indagato per omicidio volontario della fidanzata.
La Procura di Verona ha iscritto l’uomo per permettere la nomina di consulenti in vista dell’autopsia. “Per consentire al compagno della donna di poter esercitare tutte le garanzie di legge, il medesimo è stato iscritto sul registro degli indagati per il delitto di omicidio volontario”, ha detto il procuratore capo Raffaele Tito.
L’Ansa riferisce che dagli accertamenti compiuti domenica dai carabinieri, le indagini sono state avviate dai Carabinieri di Tregnago e del Nucleo Radiomobile di San Bonifacio, sarebbero emerse anomalie che hanno spinto la Procura a disporre il sequestro dell’abitazione e della salma, trasferita all’Istituto di Medicina legale del Policlinico di Borgo Roma per l’autopsia.
In particolare le incongruenze riguarderebbero la prima versione dei fatti presentata dal compagno della vittima: l’uomo è al momento indagato in stato di libertà.
Cristina Pugliese era originaria di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, e si era trasferita con la famiglia nel veronese, dove vivono anche la madre, il padre e il fratello, che gestisce un’autofficina a Soave. La donna lascia una bambina di 5 anni.