L'abbandono
Centro Direzionale di Napoli, luogo di degrado e set ideale per un film horror: le foto
Un'area enorme che per decenni è stata al centro di progetti di rilancio. Nel 2024 è ancora ridotta così, tra strade dissestate, rifiuti e insicurezza. Il paradosso è che la cittadella ospita alcune delle principali sedi istituzionali locali
Cronaca - di Andrea Aversa
Nato come un agglomerato di grattacieli, avanguardia in Europa, il Centro Direzionale di Napoli è diventato in 30 anni esempio di degrado urbano. A dimostrarlo il crollo del valore degli immobili che ne fanno parte. In superficie ci sono strade dissestate, verde incolto e rifiuti tra i quali sguazzano gabbiani, gatti, piccioni e topi. Il sottosuolo, soprattutto d’inverno – quando fa buio già alle 17 – tra scale mobili distrutte, ascensori non funzionanti e totale abbandono, potrebbe essere un set perfetto per la realizzazione di un film horror. La battuta sta a testimoniare il totale stato di insicurezza che le persone vivono ogni volta che salgono e scendono dai ‘bassifondi’ della cittadella.
Il degrado regna nel Centro Direzionale di Napoli
A rendere tutto ciò ancora più paradossale, è il fatto che l’area comprende – oltre alle tante aziende – alcune delle sedi principali delle istituzioni, tra cui quella della Regione Campania, del Tribunale e della Procura di Napoli. Ciò indica a che livello è arrivata l’assuefazione allo sconcio della società civile napoletana. Siamo talmente abituati al degrado e all’abbandono da non farci neanche più caso. Ci passeggiamo dentro, come se fosse tutto normale. Evitando rifiuti, buche e quant’altro. Una triste realtà. Tuttavia, il Centro Direzionale è uno spazio sul quale il Comune di Napoli sta puntando molto.
Rifiuti, strade rotte e verde incolto: le condizioni del Centro Direzionale di Napoli
Sono prossime l’apertura della stazione della Metropolitana linea 1, la realizzazione di un grande parcheggio, la costruzione di un palazzetto che potrà ospitare sia concerti che eventi sportivi. Rendendo così più attrattiva quest’area della città, si potranno favorire gli investimenti dei privati, ad esempio nell’apertura di locali che potranno favorire la delocalizzazione della movida. O nel trasformarla in una sorta di incubatore per start-up. Si potrà pensare di organizzare eventi di qualsiasi tipo. La cittadella ha la potenzialità di essere un luogo vivo tutto l’anno, anche per come è posizionato e collegato. C’è poca fiducia ma ci auguriamo che possa essere la volta buona.