Il "protagonista" del ring
Chi è Leonardo Donno, il grillino vittima della rissa in Parlamento: “Atto di squadrismo, denuncerò tutti”
Leonardo Donno in prima pagina, ma per motivi che mai avrebbe immaginato. Il deputato leccese di Galatina, parlamentare del Movimento 5 Stelle alla seconda legislatura, è stato protagonista del “ring” alla Camera dei deputati, una rissa che ha visto coinvolti almeno 6-7 parlamentari.
Il contesto è quello della discussione accesa alla Camera sull’Autonomia differenziata. Donno prova a portare al ministro leghista Roberto Calderoli, il “padre” della riforma, una bandiera col tricolore italiano. Viene fermato dai commessi parlamentari, sollecitati dal presidente della Camera Lorenzo Fontana.
La rissa alla Camera sull’Autonomia
Dovrebbe finire qui, invece parte un assalto da parte di uno squadrone di parlamentari di maggioranza. Ne nasce un parapiglia tremendo in cui, denuncia Donno, viene colpito. “Mi hanno preso a calci, un pugno mi ha colpito diritto allo sterno”, racconta oggi il 38enne pentastellato.
Donno legge a Repubblica cosa dice il referto: “Durante la seduta ha ricevuto un colpo allo sterno, presentando difficoltà a respirare per alcuni secondi, senza perdere conoscenza. Trasferito in terapia intensiva, parametri vitali normali”. Sottoposto a elettrocardiogramma, “mi hanno anche somministrato un antidolorifico”, aggiunge.
Rissa alla Camera durante la discussione sull’Autonomia, Giuseppe #Conte (#M5S): “Siamo arrivati alle violenze dai banchi della maggioranza Meloni. Hanno aggredito il nostro Leonardo #Donno perché ha portato il tricolore al Ministro Calderoli, perché diciamo no alla secessione… pic.twitter.com/MYB6ztYgTz
— Ultimora.net – POLITICS (@ultimora_pol) June 12, 2024
Donno non usa mezzi termini per raccontare quanto accaduto nel pomeriggio di mercoledì. Per il deputato 5 Stelle “è stato un atto di puro squadrismo, nel parapiglia ci hanno rimesso anche un commesso, anche un assistente parlamentare, anche loro hanno preso dei pugni, è inaccettabile che accada un fatto così grave in Parlamento sotto gli occhi di tutti. E poi c’erano dei medici presenti che sono subito accorsi e mi hanno stabilizzato, chiedete a loro, ma quale sceneggiata! Il cazzotto sullo sterno mi ha fatto letteralmente crollare per terra, non riuscivo più a respirare“.
A La Stampa Donno dice anche che denuncerà tutti: “Mi sembra il minimo dopo quello che è successo. Chiamerò i miei avvocati e valuterò come procedere dopo aver visto le immagini“.
Chi è Leonardo Donno
Giunto alla seconda legislatura con il Movimento 5 Stelle, Donno viene dalla famiglia proprietaria della Donno Impianti di Galatina, attività specializzata nel settore degli impianti idraulici.
Lo sbarco in Parlamento è alle Politiche del 2018: Donno si candida alle “parlamentarie” del Movimento 5 Stelle ricevendo 216 preferenze, alle spalle del parlamentare uscente Diego De Lorenzis. Inserito in lista al terzo posto, viene eletto deputato nel collegio plurinominale Puglia – 02.
Poco prima della caduta del governo Draghi, Giuseppe Conte lo nomina nel giugno 2022 coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle in Puglia. Alle Politiche del 2022 si ricandida col Movimento: alle “parlamentarie” interne al M5S risulta in Puglia il più votato tra i candidati alla Camera dei Deputati, ottenendo 944 preferenze, oltre 400 preferenze in più rispetto alla seconda candidata.
Capolista per il Movimento 5 Stelle nel collegio Camera dei deputati P04 plurinominale in Puglia, alle elezioni politiche del 2022 viene rieletto deputato per il secondo mandato.