La galassia nera
Paolo Signorelli e le chat con ‘Diabolik’, il portavoce di Lollobrigida si autosospende per le frasi antisemite
Politica - di Redazione
Un mix di antisemitismo, nostalgie fasciste e cerchie pericolosissime di amici. C’è tutto questo nelle chat pubblicate da Repubblica che vedono protagonista Paolo Signorelli, portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Chat in cui Signorelli, nipote dell’omonimo Paolo Signorelli che fu tra i massimi esponenti di Ordine Nuovo e condannato per associazione sovversiva e banda armata, parla con Fabrizio Piscitelli detto “Diabolik”, il capo ultras della Lazio, estremista di destra e trafficante di droga ucciso a colpi di pistola a Roma il 7 agosto del 2019.
Le chat tra Signorelli e Diabolik
I dialoghi tra Signorelli e Piscitelli emergono dall’inchiesta sull’omicidio di “Diabolik”. Dai due ci sono commenti di chiaro stampo antisemita. “Mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei”, dice Diabolik in un vocale. “Tutti ebrei”, risponde sprezzante Signorelli jr. E ancora “mortacci loro e degli ebrei”, scrive il portavoce del ministro Lollobrigida in risposta a Piscitelli, che aveva postato un articolo sui soldati tedeschi morti nei campi di prigionia alleati durante la seconda guerra mondiale
Ce n’è anche per il giornalista Gad Lerner. “Quell’ebreo di Gad Lerner…”, scrive Diabolik. “Cosa ha detto quel porco?”, risponde Signorelli. L’occasione è la posizione critica nei confronti della galassia ultras assunta dal giornalista dopo la morte nel dicembre 2018 di Daniele Belardinelli, tifoso dell’Inter rimasto vittima negli scontri con i supporter del Napoli a Milano.
I due parlano anche del mondo neofascista degli anni Sessanta e Settanta, nelle chat vengono citati Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. “Onore a loro”, si lascia andare il portavoce del ministro.
Signorelli si autosospende
È abbastanza per scatenare un putiferio. Le opposizioni chiedono le dimissioni di Signorelli, che ha scelto invece una più “morbida” autosospensione.
“Tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa”, si legge in una nota di Signorelli.
Casca dal pero il ministro Lollobrigida. “Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto”, si limita a riferire il cognato della premier Giorgia Meloni.
La Lega all’attacco
Ma sulla questione Signorelli anche dalla maggioranza si alzano voci critiche. “Se le frasi riportate sono quelle, sarebbero molto gravi. Su cosa fare ci deve pensare il ministro. Il ruolo di portavoce è un ruolo fiduciario con il ministro”, dice senza mezzi termini il vicepresidente leghista del Senato e già ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio ad AffariItaliani.
Il “caso Signorelli” è occasione anche per Matteo Salvini di passare all’attacco dell’alleato a 24 ore dal voto europeo. “Non ho letto le chat, io faccio il ministro dei Trasporti. Le chat con gli ultrà della Lazio non sono la mia prima preoccupazione. Se uno è antisemita è un cretino”, prende le distanze il vicepremier e ministro dei Trasporti.