"Com'è umano lui"
Paolo Villaggio: la moglie, il figlio Piero e la figlia Elisabetta, la causa della morte, la vita privata, il film Rai
Su Rai1 il biopic dedicato all'attore, scrittore, comico, sceneggiatore, doppiatore, autore di canzoni
Gossip - di Redazione Web
Che cosa non è stato Paolo Villaggio: attore, scrittore, comico, sceneggiatore, doppiatore, autore di canzoni. Pochi artisti a tutto tondo conosciuti come lui, pochi amati come lui dagli italiani. Per la sua carriera ha vinto nel 1992 il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Alla sua carriera straordinaria e alla sua vita privata ugualmente avventurosa e movimentata è dedicato il film Rai Com’è umano lui, attore protagonista Enzo Paci, regia di Luca Manfredi.
Era nato il 30 dicembre 1932 a Genova. Fratello gemello di Piero, matematico e ingegnere di livello internazionale, tra i massimi esperti a livello mondiale di teoria classica dell’elasticità. Ancora giovanissimo, nel 1962, compose con l’amico Fabrizio De André la canzone Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, tra le più note della prima fase di carriera del cantautore genovese. Si erano conosciuti in montagna, a Cortina. In comune quella vena artistica e le famiglie borghesi. Proprio Villaggio diede all’amico il soprannome di Faber.
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Paolo Villaggio studiò Giurisprudenza all’Università di Genova, dopo il Liceo Classico “Andrea D’Oria”, senza mai completare gli studi. Lavorò come impiegato alla Consider, per sette anni, e nel frattempo cominciò a esibirsi a teatro. È stato grande tifoso della Sampdoria. Oltre ai suoi grandi personaggi, ha lavorato a film di Mario Monicelli, Federico Fellini, Giorgio Strehler, Lina Wertmüller.
Chi è la moglie Maura Albites
L’incontro al Lido di Genova nel 1954. Lui 22 anni, lei 15. Paolo Villaggio e Maura Albites si sposarono quattro anni dopo, nel 1958. Non si sono mai lasciati, fino alla fine. Hanno avuto due figli, Elisabetta e Pierfrancesco, nati nel 1959 e nel 1962. “Sono felice solo con mia moglie – raccontò in una delle sue ultime interviste, al quotidiano Libero – , dormo con lei, ho i figli, i nipoti, i cani con lei. È la sola donna che ho amato. Dopo il matrimonio sono stato fedele una quindicina d’anni, sempre però corteggiando le mogli degli amici, e cercando anche di farlo capire, per vanità, perché ero uno con la patente di sfigato. Anche lei ha fatto quello che ha voluto”.
Dichiarazioni che fecero anche molto discutere: “Non esistono uomini fedeli, ma neanche donne. Se ho tradito mia moglie? Tutte le volte che ne ho avuto la possibilità. Mia moglie non era una santa. Anche lei ha fatto quello che cazzo ha voluto. Io lo sapevo. Di notte, tormentato dalle corna di mia moglie, rimuginavo: ‘Che faccio? La lascio, non lascio, la lascio…’. Quando arrivavo al bivio, mio fratello gemello, che fingeva di dormire a un metro da me, mi diceva: ‘Continua, non mollare’, anche se non gli avevo confidato nulla”.
I figli di Paolo Villaggio: Elisabetta e Piero
Elisabetta Villaggio è regista, nel 2005 ha realizzato un’intervista-documentario a Franca Valeri. È stata lei a dare la notizia della morte del padre sui social: “Ciao papà, ora sei di nuovo libero di volare”. Pierfrancesco detto Piero è stato più noto all’opinione pubblica, anche per via dei suoi problemi di tossicodipendenza. La famiglia decise di portarlo alla Comunità di Recupero di San Patrignano di Vincenzo Muccioli. Quando nel 1987 uscì dalla comunità, ricucì il rapporto molto complicato con il padre, del quale raccontò di aver sempre sofferto le prolungate assenze.
Com’è morto Paolo Villaggio
Paolo Villaggio è morto il 3 luglio 1997. Appena tre anni prima, nel gennaio del 2014, era morto il fratello gemello Piero. L’artista aveva 84 anni, morto alla clinica di Roma Nord La Padeia, a causa di complicanze respiratorie causate dal diabete. Era ricoverato da un mese e mezzo, in un primo momento al Policlinico Gemelli.