L'attacco
Spari su veicolo Onu a Rafah, morto un dipendente: Hamas accusa Israele, Guterres chiede indagine indipendente
Un dipendente morto, un altro gravemente ferito. È il bilancio dell’attacco, presumibilmente israeliano, di cui sono rimasti vittime due operatori dell’Onu a Gaza.
I due sono stati raggiunte da proiettili mentre si dirigevano all’ospedale europeo. Le due vittime, la cui nazionalità non è stata confermata, lavoravano per il Dipartimento di Sicurezza e Protezione (DSS), si legge in una nota dell’organizzazione. Il portavoce dell’Onu Farhan Haq ha detto che non può rivelare nemmeno la loro nazionalità sebbene “si tratti di personale internazionale”, e ha detto che la prima cosa sarà informare le loro famiglie e i governi. Haq ha inoltre aggiunto che il veicolo su cui viaggiavano le due vittime era debitamente identificato come appartenente all’ospedale Flotta delle Nazioni Unite.
L’attacco al veicolo Onu a Rafah
Dell’attacco, avvenuto vicino al valico di Rafah, nell’estremità sud di Gaza dove sono rifugiati oltre un milione di profughi palestinesi, aveva riferito in un primo momento il quotidiano israeliano Haaretz.
Lo stesso giornale aveva riferito di un’indagine preliminare dell’Idf già in corso in cui si citava la presenza di una vittima e di una persona gravemente ferita durante una sparatoria contro un veicolo dell’Onu. Indagine, aggiunge Haaretz, che sta accertando le circostanze del fatto: non è chiaro se a sparare siano stati i soldati israeliani.
Di diverso avviso è Hamas, che ha immediatamente puntato il dito contro l’esercito dello Stato ebraico. “Israele – ha detto il gruppo radicale islamico – ha ucciso due cittadini stranieri (un uomo e una donna) che stavano viaggiando su un veicolo con la bandiera delle Nazioni Unite e segni identificativi. Israele e gli Usa portano la responsabilità di mettere in pericolo i team stranieri a Gaza e per i crimini di guerra e i danni intenzionali a loro”.
Guterres chiede indagine indipendente
Su quanto accaduto a Rafah anche il segretario generale Onu, Antonio Guterres, ha alzato la voce, condannando “tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite” e chiedendo “un’indagine approfondita” su quanto accaduto.
“Con il conflitto a Gaza che continua a mietere pesanti perdite – si legge in una nota del portavoce – Guterres ribadisce il suo appello urgente per un cessate il fuoco umanitario immediato e per il rilascio di tutti gli ostaggi”.
Dall’inizio dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, avviata l’otto ottobre scorso come reazione all’attacco terroristico di Hamas, sono circa 190 dipendenti dell’Onu, in maggioranza membri dell’Agenzia per i rifugiati palestinesi (UNRWA), morti nei bombardamenti nella Striscia, ma le vittime di oggi sarebbero soprattutto di origine straniera.