La patologia
Quinta Malattia negli adulti, nei bambini e in gravidanza. Contagio e incubazione: sintomi, quanto dura e la cura
Molti genitori hanno lanciato l'allarme dopo alcuni casi avvenuti a scuola
Salute - di Redazione Web
L’allarme è scattato sulle chat Whatsapp dei genitori. Tra nido e asilo, pare che la Quinta malattia abbia invaso scuole e classi. Una malattia tipica dei bambini che provoca delle macchie rosse sulla pelle e spesso causa anche l’aumento della temperatura corporea, favorendo l’arrivo della febbre. ma vediamo di cosa si tratta e se la realtà dei fatti coincide o meno con la percezione che abbiamo di essa. Secondo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la Quinta malattia, “è un’infezione benigna dell’età infantile causata dal Parvovirus B19, è caratterizzata da un esantema facciale che conferisce un aspetto di ‘guance schiaffeggiate’. L’infezione è altamente contagiosa per via aerea (goccioline respiratorie) ma può venir trasmessa anche per contatto con materiale infetto. Colpisce i bambini in ambiente scolastico soprattutto verso la fine del periodo invernale e in primavera. L’infezione da Parvovirus conferisce un’immunità permanente“.
Cos’è la Quinta malattia: dal contagio all’incubazione
Per quanto riguarda contagio, incubazione e sintomi, “il periodo è di circa 4-14 giorni, ma può arrivare fino a 21 giorni. La comparsa dell’esantema facciale è solitamente preceduta da un periodo di 7-10 giorni di disturbi simil-influenzali con modica febbre, mal di gola, malessere, mal di testa e dolori muscolari. Possono comparire dolori articolari o una vera e propria artrite, spesso con tumefazione delle ginocchia. L’esantema al volto, di colore rosso intenso, lievemente rilevato e caldo, interessa entrambe le guance. Si risolve nel giro di 1-4 giorni. Un esantema con caratteristiche diverse, spesso pruriginoso, può manifestarsi con macule lievemente rilevate anche al tronco, alle braccia e alle cosce. Tende a scomparire nel giro di una settimana ma talvolta può ricomparire per settimane e a volte mesi con l’esposizione alla luce solare o i cambiamenti di temperatura. Nei bambini sani le complicanze da Parvovirus sono rare. Talvolta si manifesta una insufficienza del midollo osseo con riduzione transitoria del numero di piastrine (piastrinopenia) e di granulociti neutrofili (neutropenia). L’infezione è particolarmente pericolosa in gravidanza in quanto può causare morte fetale intrauterina“.
Quinta malattia: sintomi e cura
La diagnosi della Quinta Malattia, “è clinica: l’esantema facciale è molto caratteristico. Può essere confermata dall’esame del sangue e il dosaggio degli anticorpi sierici IgM e IgG specifici per il Parvovirus B19 oppure la dimostrazione del DNA virale con tecniche di PCR“. La Quinta malattia si cura tramite l’uso terapeutico degli antipiretici. “I bambini sono contagiosi fino alla comparsa dell’esantema – è specificato sul portale web del Bambino Gesù – Dal momento della comparsa dell’esantema possono rientrare a scuola. La trasmissione dell’infezione può essere ridotta utilizzando le norme igieniche più semplici come il lavaggio delle mani“.