Allerta dell'Ecdc
Morbillo, allarme in Europa dopo 7 morti nel 2024: pochi vaccini e crescono i casi, quali sono i sintomi
Dall’inizio del 2024 in Europa si registrano sette decessi per morbillo in due Paesi dell’Unione, ma soprattutto un numero di infezioni in aumento.
È l’allarme che lancia l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Un problema e una minaccia che riguarda persone di tutte le fasce d’età e che per questo pone con ancora maggiore evidenza la necessità di mantenere un’elevata copertura vaccinale per l’intera popolazione.
Morbillo: cos’è il virus e quali sono i sintomi
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramyxoviridae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite. Si trasmette solo nell’uomo. I malati vengono isolati nel periodo di contagio. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita.
Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni, l’esantema scompare a cominciare dal collo. A volte, rimane una desquamazione della pelle per qualche giorno.
Le complicazioni sono relativamente rare, ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite
Il vaccino e l’allarme in Europa
L’allarme dell’Ecdc deriva da una crescita dei casi registrata in Europa e da una contemporanea copertura vaccinale “non ottimale”: un combinato disposto che per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie si somma al fattore temporale, con i prossimi mesi che rappresentano il picco stagionale del virus.
Da qui la necessità di migliorare la copertura vaccinale. “I vaccini rappresentano un modo sicuro ed efficace per ridurre il carico sanitario delle malattie infettive ed evitare inutili perdite di vite umane”, spiega Andrea Ammon, direttore dell’Ecdc, che sottolinea come “nessuno dovrebbe morire di morbillo. L’aumento dei casi di morbillo, una malattia altamente contagiosa ma prevenibile con il vaccino, ricorda chiaramente che tutti gli Stati membri dovrebbero massimizzare gli sforzi per raggiungere e mantenere un’elevata copertura vaccinale per tutte le malattie prevenibili”.
L’impatto potenziale più elevato del morbillo, a causa dell’elevata morbilità conseguente all’infezione, riguarda proprio i bambini troppo piccoli per essere vaccinati (di solito quelli di età inferiore ai 12 mesi, a seconda dei programmi nazionali). Anche i bambini non vaccinati sotto i cinque anni corrono un rischio maggiore, poiché il morbillo può avere diverse complicazioni in questa fascia di età. Inoltre, altri gruppi come gli immunocompromessi sono a rischio di esiti gravi.