Dal 30 maggio al 1° giugno
A Napoli il Festival Antimafia Sociale, tre giorni di eventi per parlare di lotta contro tutte le prepotenze e le povertà
News - di Redazione Web
Dal 30 maggio al 1° giugno il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni Campus Universitario di Monte Sant’Angelo – Edificio 3 ospiterà la prima edizione del Festival Antimafia Sociale (FAS). Il Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, insieme al Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi del Molise, alla Universidad de Vallodolid España (Uva), alla Fondazione Lotta alle povertà è innovazione sociale (Lapis), ha promosso la Prima edizione del Festival Antimafia Sociale (FAS) sul tema: “PREpotenze. Lotta alle povertà. Dall’antimafia sociale alle nuove schiavitù”, che si svolgerà dal 30 maggio al 1° giugno 2024. Il progetto si colloca nella valorizzazione della Terza Missione e propone una lettura sociologica per sviluppare un approccio transdisciplinare per una conoscenza più estesa e approfondita delle questioni sociali, economiche e territoriali che si sono sviluppate intorno alle esperienze legate al fenomeno dell’antimafia. Il programma si articola in sessioni plenarie, panel, libri in Festival, laboratori, incursioni teatrali, mostre ed esposizioni, eventi musicali.
“Fin da subito, con passione e responsabilità, abbiamo deciso di accogliere nel nostro Dipartimento il Festival Antimafia Sociale, con il prezioso contributo della Direzione scientifica di Leandro Limoccia, e siamo felici di inaugurare e ospitare la Prima Edizione che sarà sicuramente un arricchimento per i nostri giovani studenti”, dichiara Adele Caldarelli, Direttore Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni. Una tre giorni fitta di incontri e appuntamenti in cui saranno presenti diverse personalità del mondo accademico, istituzionale, scolastico, culturale, familiari vittime innocenti delle mafie, ragazzi di Nisida e dell’antimafia sociale. Tra i protagonisti e le protagoniste principali: Don Luigi Ciotti, Presidente Nazionale di Libera, Javier Dàmaso Vicente Blanco, Universidad de Valladolid (Uva) España, Andrea Morniroli, Co-coordinatore Forum Disuguaglianze Diversità, Carlo Pennisi, Coordinatore Consiglio scientifico Sezione Sociologia del Diritto dell’Associazione Italiana di Sociologia, Tina Montinaro, Presidente Associazione Quarto Savona 15, Sabina Curti, Direttrice scientifica e Presidente dell’Associazione Festival della Sociologia, Lucia Di Mauro, vedova di Gaetano Montanino, vittima innocente della criminalità. Impegnata in un rapporto di riconciliazione con il più piccolo dei ragazzi che ha partecipato all’omicidio del marito, Giuseppe Granata, Presidente Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, Enzo Lipardi, Direttore generale Fabbrica Italiana dell’Innovazione, Mirta Michilli, Direttore generale Fondazione Mondo Digitale, Stefano Moriggi, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Gianni Cerchia, Università degli Studi del Molise, Isidoro Mortellaro, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Letizia Tomassone, Facoltà Valdese di Teologia di Roma, Luigi Mascilli Migliorini, Università degli Studi di Napoli L’Orientale, Alberto Lucarelli, Università degli Studi di Napoli Federico II, Isaia Sales, Scrittore, Editorialista, già Docente di Storia delle mafie all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Silvana Albano, Giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma e Presidente di Magistratura Democratica, Augusto Cavadi, Co-fondatore nel 1991 della Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone” di Palermo; Salvatore Cacciola, Presidente Associazione Nazionale Bioagricoltura Sociale (BIOAS), Gianluca Guida, Direttore Istituto penale per minorenni di Nisida a Napoli e Direttore del Centro Europeo di Studi sulla devianza e sulla criminalità minorile, Antonio Balsamo, Sostituto Procuratore generale della Corte di Cassazione, già Presidente del Tribunale di Palermo e Consigliere Giuridico della Rappresentanza Permanente di Italia presso le Nazioni Unite a Vienna, Giacomo Di Gennaro, Università degli Studi di Napoli Federico II.
Durante le giornate del Festival è prevista l’esposizione della teca “Quarto Savona Quindici” che contiene i resti della Croma blindata dell’attentato di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schfani e Rocco Dicillo.
“Il Festival è un evento scientifico e divulgativo a livello europeo. È il luogo della convivialità delle differenze che promuove un confronto dal basso, coinvolgendo associazioni, scuole, università, istituzioni. Il tema generale del FAS è centrale per la sociologia, attraversa tutte le sfere della società e approda inevitabilmente ad una lettura transdisciplinare. La sociologia crea collegamenti, legami, apre finestre. Nello specifico, oggi le mafie sono in continua evoluzione e si inabissano nella società. Sono diventate liquide, globalizzate, arcaiche e innovative. Nonostante il lavoro prezioso delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, non c’è più una forza di contrasto. Il Festival vuole fornire un contributo su quali strumenti, quali soluzioni e quali politiche più idonee prevedere per alzare la soglia di attenzione?”, sottolinea Leandro Limoccia, Direttore scientifico del Festival Antimafia Sociale.