A Madrid
Scoperto un nuovo Caravaggio: l'”Ecce Homo” in mostra al Prado, stava andando all’asta per appena 1.500 euro
Il capolavoro che si credeva perduto è autentico. Sarà esposto al museo nella capitale spagnola. Potrà lasciare Madrid solo con il permesso del governo. La "scoperta dell'anno"
Cultura - di Redazione Web
Scoperto un nuovo Caravaggio, è ufficiale: l'”Ecce Homo” sarà in mostra al Prado, stava andando all’asta per appena 1.500 euro. Si pensava fosse andato perso: per sempre. Un’opera di Michelangelo Merisi detto Caravaggio intitolata “Ecce Homo”, ritrovata all’improvviso tre anni fa. Doveva andare all’asta e invece e invece sarà esposta dal 27 maggio a ottobre in una mostra speciale unica nel prestigioso museo di Madrid, in seguito a un accordo con il nuovo proprietario: un privato, sconosciuto, misterioso.
Per il Prado l’Ecce Homo “ha rappresentato una delle più grandi scoperte nella storia dell’arte”, si legge in una nota. “Dipinto dal grande artista italiano intorno al 1605-09 e che si ritiene facesse parte della collezione privata di Filippo IV di Spagna, il dipinto è una delle circa 60 opere di Caravaggio esistenti e quindi una delle opere d’arte antica più preziose al mondo”. Il museo ha pubblicizzato la scoperta e l’esposizione come “la scoperta dell’anno”.
Era l’aprile del 2022 quando le autorità spagnole hanno bloccato la vendita all’asta del dipinto che inizialmente era stato attribuito al discepolo di José de Ribera, pittore spagnolo del XVII secolo. Quando il Prado ha avvertito il governo che sarebbe potuto trattarsi di un Caravaggio, ha imposto anche un divieto di esportazione. Assurda la cifra di partenza per l’asta: 1.500, quando un Caravaggio autentico si aggira almeno sulle decine di milioni di euro.
La storia dell’Ecce Homo di Caravaggio
Ecce Homo, dal latino “ecco l’uomo”, sono le parole pronunciate da Ponzio Pilato, nel vangelo di San Giovanni mentre presenta alla folla il corpo di Gesù flagellato, alla testa la corona di spine. Il dipinto misura 111 centimetri per 86 centimetri. Risale presumibilmente al periodo tra il 1605 al 1609. Sarebbe arrivata in Spagna da Napoli, nel 1659 secondo la ricostruzione del museo spagnolo.
L’opera si trovava nelle disponibilità di una famiglia di Madrid che aveva venduto il dipinto recentemente a un privato. Il direttore del Museo del Prado, Miguel Falomir, ha raccontato che da allora i proprietari hanno effettuato studi e proceduto al restauro del dipinto, che ha portato alla scoperta “che si tratta, in realtà, di un’opera di Caravaggio e di un’opera arrivata in Spagna nel XVII secolo”.
Cos’è l’Ecce Homo di Caravaggio
Anche se resta un’opera di un privato non potrà lasciare la Spagna senza il permesso del governo. Dopo essere apparsa in vendita presso la casa Ansorena suscitò l’interesse di diversi esperti e venne venduto a un prezzo di tutt’altra entità: si parla di 36 milioni di euro, con la mediazione della galleria Colnaghi. Dal 2021 l’opera è sotto la custodia della galleria d’arte Colnaghi, in collaborazione con esperti. È stato restaurato dallo specialista Andrea Cipriani e dal suo team sotto la supervisione di esperti del governo regionale di Madrid. È stata sottoposta a un vaglio scrupoloso dagli specialisti Maria Cristina Terzaghi, dell’Università Roma Tre, Gianni Papi (storico dell’arte), Giuseppe Porzio dell’Università di Napoli, Keith Christiansen del Metropolitan Museum of Art. L’ingegnere nucleare Claudio Fanucci ha condotto un’indagine diagnostica.
Sarà esposto la prima volta martedì 28 maggio al museo del Prado, dove si trova anche un’altra opera del geniale e maledetto artista lombardo, Davide e Golia. Dovrebbe arrivare anche a Roma in occasione della mostra su Caravaggio in programma nella primavera del 2025 a Palazzo Barberini.
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