L'intervento

Sciopero giornalisti Rai, Enrica Agostini: “Mai subito pressioni come ora, devo contrattare la parola”

Alla conferenza stampa sullo sciopero dei giornalisti Rai, le parole della redattrice politica: "La politica non vuole più il confronto con le domande, se succede in Rai succederà ovunque"

News - di Redazione Web - 7 Maggio 2024

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Conferenza stampa alla Stampa Estera in occasione dello sciopero proclamato dall’Usigrai. – Cronaca – Roma, Italia – Lunedì , 06 Maggio 2024 (foto Cecilia Fabiano / LaPresse) Press Conference at International Press Room about journalists strike in RAI public tv — News — Rome, Italy – Monday , 6 May , 2024 (photo Cecilia Fabiano / LaPresse)
Conferenza stampa alla Stampa Estera in occasione dello sciopero proclamato dall’Usigrai. – Cronaca – Roma, Italia – Lunedì , 06 Maggio 2024 (foto Cecilia Fabiano / LaPresse) Press Conference at International Press Room about journalists strike in RAI public tv — News — Rome, Italy – Monday , 6 May , 2024 (photo Cecilia Fabiano / LaPresse)

All’indomani dello sciopero dei giornalisti Usigrai delle testate Rai, escluse quelle radio, boicottato dagli iscritti al neonato UniRai, hanno colto nel segno le parole di Enrica Agostini in particolare. È una giornalista che si occupa di politica da oltre 20 anni, è anche membro del cdr di RaiNews. Ha denunciato nel suo intervento alla conferenza stampa indetta per spiegare i motivi dello sciopero i compromessi e le contrattazioni, pressioni e censure cui è sottoposto il suo lavoro in questo periodo.

“Non ho mai subito pressioni e censure come quelle che sto subendo in questo periodo. Noi non abbiamo dato la notizia di Lollobrigida (il ministro, ndr) in treno, se non dopo molte ore dopo che il cdr, di cui faccio parte, aveva scritto una nota molto dura. Non avevamo dato la notizia di Giambruno (giornalista ed ex compagno della premier Meloni, ndr) e delle sue esternazioni se non dopo molte ore che il cdr aveva preso un’iniziativa politica. Noi non abbiamo dato notizia di Gratteri (procuratore capo a Napoli, ndr). È quotidiana questa cosa. Io ringrazio molti colleghi che hanno ritirato la firma su tanti servizi, alcuni sono qui perché quello che dobbiamo fare è aprire i servizi con Giorgia Meloni di cui il Telegraph dice che è una grande statista, una notizia di cinque giorni prima”.

“Questo è quello che stiamo cercando di fare noi nel corpo a corpo quotidiano. E oggi a RaiNews24 si è verificato che il direttore sta cercando di coordinare 15, 20 persone per poter mandare i telegiornali avendo organizzato cambi turno, doppi turni, gente che fa doppie mansioni in questo momento, ma questo è quello che sta succedendo in Rai. La nostra battaglia, e lo dico onestamente, se succede in Rai succederà a cascata in tutti gli altri posti. Succederà, ragazzi. E purtroppo il fatto che la politica ormai non voglia più ormai il confronto con le domande. Mandiamo alla politica dei video di pura propaganda. E questo succede con la destra, non succede con la sinistra alla quale riusciamo ancora a fare delle domande”.

“Ma non è un fatto di posizione politica la mia, è un fatto oggettivo quello che sta succedendo. Io sono un redattore ordinario da 25 anni in quest’azienda, e non sono mai stata aiutata da nessuno, non ho mai voluto essere aiutata da nessuno, è la nostra dignità che dobbiamo riprenderci che in Rai tante volte è venuta meno. Io la mattina arrivo a Montecitorio e devo discutere i temi con una line, ormai contratto la parola da mettere nel pezzo. E con me non lo fanno tanto, perché sono una vecchia str**za che gliel’ha sempre detta a chiunque, ma ci sono colleghi più giovani che non ce la fanno a dire di no. Bisogna aiutarli”.

 

7 Maggio 2024

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