Una "vicenda kafkiana"
Salvatore Camporeale: chi è l’ex sindaco di Margherita di Savoia assolto dopo un calvario di 17 anni
Ci sono voluti 17 anni per ottenere giustizia. Salvatore Camporeale e Giuseppe Barra, rispettivamente ex sindaco e vicesindaco del Comune di Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, sono stati assolti dalle accuse di concussione e peculato.
Accuse che portarono all’arresto dei due politici, all’epoca nei Ds, e che la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha ritenuto insussistenti: così ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Bari con la quale, nel febbraio 2023, Camporeale e Barra furono condannati rispettivamente a 9 e 4 anni di reclusione.
Le accuse contro di Camporeale e Barra
Come ricostruisce l’Ansa, tutto nasce nel 2007, quando Camporeale e Barra guidavano il Comune di Margherita di Savoia. I due furono arrestati in seguito alle denunce di alcuni imprenditori locali.
Uno in particolare lamentò come alcuni pagamenti per lavori effettuati per conto del Comune fossero stati bloccati se, dietro minaccia del sindaco Camporeale, non avessero provveduto a pagare alcuni affitti della sede del suo partito e se non gli avesse consegnato denaro per la campagna elettorale.
Lo stesso imprenditore raccontò poi di esser stato costretto a consegnare 20mila euro per rendere edificabile un terreno a Margherita di Savoia. Un altro invece sostenne di aver effettuato gratuitamente dei lavori di riparazione nella casa del sindaco per sbloccare dei pagamenti che vantava nei confronti del Comune.
L’arresto, la condanna e l’assoluzione
Arrestati, Camporeale e Barra tornarono in libertà su disposizione del Tribunale del Riesame, che ritenne insussistenti i gravi indizi di colpevolezza.
Quindi i processi. In primo grado i due politici vennero assolti a Foggia, un processo celebrato solamente nel 2016, condannati invece in Appello a Bari, fino alla definitiva assoluzione con la Cassazione che ha annullato la condanna.
“Dopo 17 anni si chiude definitivamente una vicenda kafkiana. Alla soddisfazione professionale, si accompagna però lo sgomento per il lungo trauma subito dai cittadini, per quanto statuito dalla Suprema Corte, inutilmente imputati“, spiegano gli avvocati Roberto Eustachio Sisto, Fabio de Feo, Nicola De Fuoco, Roberto Di Marzo e Piervito Castiglione Minischetti, tutti dello studio FPS di Bari, difensori dei due imputati.