Nessuna 'pax'
De Luca-Fitto, la stretta di mano dopo insulti e denunce. Il ministro: “Evito polemiche”, il governatore: “Noi non facciamo ideologismi”
Il Presidente della Regione Campania e l'esponente dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni si sono incontrati in occasione di un evento svoltosi a Napoli
Politica - di Redazione Web
Dopo scontri a suon di dichiarazioni e di atti ufficiali, come denunce, oggi a Napoli, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ed il ministro per gli Affari europei e per il Sud, Raffaele Fitto, hanno preso parte ad uno stesso evento in corso nel capoluogo campano. Alle giornate di ‘Merita‘ sull’Agenda Sud 2030, Fitto e De Luca al momento si sono ignorati. Il primo ad arrivare è stato De Luca, seduto in prima fila, poi Fitto ha preso parte al tavolo dei relatori. E c’è stata anche la stretta di mano tra il ministro e il presidente della Regione Campania. Fitto ha detto di, “evitare sempre la polemica per la costruzione delle soluzioni” ed ha sottolineato che sui fondi di sviluppo e coesione “il Governo porta avanti l’interlocuzione allo stesso modo con tutte le regioni italiane“. Fitto ha sottolineato che quello che è cambiato è il meccanismo che è stato invertito: “Prima c’era un finanziamento assegnato oggi ha invertito l’accordo di coesione prevede una intesa tra governo e regioni“. Ad oggi “sono state sottoscritte 17 intese con le regioni e altre ne faremo“. De Luca ha presentato un esposto-denuncia in sede di giustizia amministrativa, contabile e penale contro il ministro in merito al blocco dei fondi Fsc.
De Luca incontra Fitto
“Per me l’approccio è molto semplice e istituzionale. Io non partecipo ad un dibattito che per me è surreale, si lavora nei siti istituzionali, nel merito dei provvedimenti e sono di carattere tecnico, sarebbe assolutamente inopportuno trasformarle in soluzioni o confronti di carattere politico“, ha affermato Fitto che ha proseguito, “Non do aggiornamenti oggi – ha detto Fitto – perché parteciperei a un dibattito che per quanto mi riguarda è surreale. È in corso, come noto, una interlocuzione di carattere tecnico fatta dal punto di vista formale e sostanziale con le Regioni con le quali stiamo definendo questo percorso, non esiste per quanto mi riguarda alcun approccio politico, il mio approccio è istituzionale e guarda alla sostanza e alle questioni, non alla spettacolarizzazione degli scontri. Sinceramente non mi appartengono, non ne sarei capace. Mai come in questo caso l’azione è finalizzata fortemente a questo. Abbiamo sottoscritto 17 accordi, stiamo lavorando con Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia per chiudere gli ultimi quattro. Le norme sono note, il lavoro che stiamo facendo è nell’interesse di tutto il Paese. Non interessa altro“.
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La stretta di mano e le dichiarazioni
È poi arrivata la replica di De Luca: “Fitto sa bene, e se non lo sa glielo ricordo io, che se c’è un governo e un’istituzione che non fa ideologismi ma che si interessa solo dei problemi concreti delle proprie comunità è la Regione Campania. Le bandiere di partito e di coalizione a ma non interessano nulla, a me interessa creare lavoro per i nostri giovani e tutelare la dignità di Napoli e della Campania. Vi pare normale – ha aggiunto – parlare di Fondi sviluppo e coesione e invece di cominciare dalla Campania si inizia dalla Valle d’Aosta: è una cosa demenziale ed offensiva per la dignità di Napoli e della Campania non solo per il peso politico che ha la Campania, ma anche perché la Campania è l’area di maggiore sofferenza sociale d’Europa. Era doveroso iniziare il lavoro dalla Campania“.