L'ipotesi
Ilaria Salis, Schlein è netta: “Non sarà candidata alle europee, ipotesi non in campo”
Politica - di Redazione Web
Per qualche giorno la notizia era balzata di bocca in bocca e qualcuno nel Pd aveva anche strizzato l’occhio all’ipotesi che Ilaria Salis, la maestra antifascista detenuta da 13 mesi in Ungheria, sarebbe stata candidata alle Europee nelle fila del Pd. Ma l’ipotesi è stata seccamente smentita dalla segretaria Dem Elly Schlein: “Questa ipotesi in questo momento non è in campo”, ha detta intervistata da Bruno Vespa.
Schlein: “La candidatura di Ilaria Salis” non è in campo
L’ipotesi della candidatura di Ilaria Salisi alle Europee era sembrata verosimile quando la segretaria Pd aveva deciso di incontrare il papà di Ilaria, Roberto Salis. Ma è stata la stessa Schlein a confermare nettamente in serata che l’ipotesi non era in campo: “Questa ipotesi in questo momento non è in campo e soprattutto ho letto elucubrazioni su trattative. Non c’è in corso nessuna trattativa. Ho voluto incontrare, come stanno facendo tanti altri esponenti politici, il padre di Ilaria Salis per discutere con lui come possiamo essere utili per togliere una cittadina italiana, di cui sono gravemente lesi i diritti e la dignità, da una situazione come quella in cui si trova quando viene portata in ceppi in catene”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein a Cinque minuti, rispondendo a una domanda sulla ipotesi della candidatura di Ilaria Salis. “Terrei fuori situazioni delicate come queste dal totonomi”, ha aggiunto.
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L’ipotesi Ilaria Salis alle europee
Per giorni era circolata l’ipotesi che Ilaria Salis, la maestra monzese 39enne in carcere in Ungheria dal 23 febbraio 2023 con l’accusa di avere aggredito tre manifestanti neonazisti durante un raduno di estrema destra a Budapest, potesse essere candidata alle europee. Fino ad oggi il Pd non aveva mai smentito l’ipotesi anche se martedì sera il presidente del Pd Bonaccini, durante il programma È sempre Cartabianca, aveva detto: “Non credo che candiremo Ilaria Salis alle Europee”.
Martedì sera Roberto Salis aveva definito ‘fantasiosa’ l’ipotesi di una candidatura della figlia con il Pd. “Ma tutte le scelte devono essere prese nell’interesse di Ilaria, si deve essere sicuri che non vadano a suo svantaggio o che si rivelino un boomerang contro di lei – aveva poi precisato Salis – . Se poi la candidatura venisse ritirata, o non dovesse andare in porto, le conseguenze per mia figlia sarebbero devastanti, disastrose”.
Le accuse a Ilaria Salis
Mercoledì il legale ungherese di Ilaria Salis, Gyorgy Magyar, aveva poi detto: “Non vedo pericoli in caso di sua candidatura. La sua detenzione non peggiorerà. C’è una netta distinzione tra la sua attività politica e il suo ruolo nel processo. Nel procedimento penale ungherese, il tribunale deve esaminare se la condotta di Ilaria è in contrasto con il Codice penale ungherese. Ciò è del tutto indipendente dal fatto che sia o meno una candidata politica”. Aggiungendo: “Professionalmente siamo convinti, e lo argomenteremo in dettaglio in questo ricorso, che il tribunale si sbagli a considerare le azioni di Ilaria come un atto di terrorismo. Non è un atto di terrorismo. Ilaria e i suoi collaboratori volevano probabilmente sostenere le idee antifasciste ed esprimere la loro indignazione per il fatto che non è accettabile la diffusione di idee fasciste in Ungheria o in altri Paesi”. “Non è una terrorista solo ha la convinzione che dobbiamo prendere posizione contro il riemergere del fascismo. La procura e i tribunali ungheresi sbagliano a considerarla un pericolo per la società”.