A Napoli e provincia
Giulio Giaccio: chi è l’operaio ucciso per sbaglio dalla camorra. Dopo 23 anni arrestati i presunti killer
Il delitto fu compiuto, secondo quanto dichiarato dai collaboratori di giustizia, perché il vero bersaglio - mancato dai sicari - aveva tentato un approccio con la sorella di uno degli affiliati al clan Polverino. La vittima fu ammazzata e il suo corpo sciolto nell'acido. I carabinieri, su mandato della Procura, hanno arrestato anche altre tre persone ritenute responsabili dell'agguato mortale ai danni di Pasquale Manna, ucciso lo scorso anno a Ponticelli
Cronaca - di Redazione Web
Riguardano due efferati delitti, uno avvenuto nel 2000, l’altro l’anno scorso, le misure cautelari eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. Le prime tre sono state notificate dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e riguardano l’omicidio di un operaio di 26 anni, Giulio Giaccio, assassinato e sciolto nell’acido nel luglio di 23 anni fa: secondo quanto emerso dalle indagini si trattò di un errore di persona.
Chi è Giulio Giaccio
La vittima venne prelevata assassinata e poi sciolta nell’acido dai sicari del clan Polverino e non si ebbe più notizia dei resti. Le misure cautelari sono state notificate oggi al termine di indagini coordinate dalla Dda ad altri tre componenti il commando che agì scambiando l’operaio estraneo alle logiche criminali del quartiere per colui che aveva approcciato la sorella di un affiliato al clan. I destinatari dei provvedimenti sono Salvatore Simioli, Raffaele D’Alterio e Salvatore De Cristofaro a cui si è giunti attraverso le dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia.
Chi sono i presunti killer di Pasquale Manna
Altri tre killer – che al 26enne dissero che erano dei poliziotti – sono attualmente sotto processo per questo efferato omicidio. Le altre tre misure cautelari invece riguardano l’omicidio di Pasquale Manna, assassinato circa un anno fa in un agguato nel quartiere Ponticelli di Napoli: anche qui si tratta di tre arresti emessi su richiesta della Dda e notificate dai carabinieri di Torre Annunziata. Manna che era in un distributore tentò disperatamente di fuggire in auto ma venne comunque ucciso dai sicari che entrarono in azione con il volto coperto da mascherine Ffp2. Era ritenuto il reggente del clan Veneruso-Rea di Casalnuovo (località dell’area Nord in provincia di Napoli). Gli arresti riguardano Francesco Rea, Luigi Romano e Giorgio Bilangia.