Il caso
Elisabetta Fiorito: chi è la scrittrice interrotta dai manifestanti pro-Palestina durante la presentazione del suo libro a Firenze
I fatti accaduti all'esterno dell'ex cinema Odeon nel capoluogo toscano. L'autrice e giornalista costretta a concludere il proprio intervento e ad uscire con gli altri ospiti da un'uscita secondaria. È comunque riuscita a firmare le copie del testo
Cronaca - di Redazione Web
“La presentazione del mio libro su ‘Golda Meir’ alla libreria Odeon di Firenze è stata fatta concludere rapidamente e siamo stati fatti uscire tutti di lato per precauzione, visti i cori ‘free Palestine’ che urlavano dall’esterno” ma è anche successo che “mentre parlavo una manifestante si era introdotta nella libreria gridando proprio Free Palestina. È stata comunque allontanata e poi abbiamo concluso in fretta per uscire in sicurezza“. Lo racconta la scrittrice e giornalista Elisabetta Fiorito che presentava la biografia ‘Golda‘ (ed. Giuntina 2024) rispetto alla contestazione che stasera ha costretto i partecipanti a concludere l’evento prima del previsto.
Chi è Elisabetta Fiorito
“Siamo usciti lateralmente per non causare problemi inutili“, ha anche detto Fiorito che comunque ha avuto modo di firmare copie dentro la libreria ricavata nell’ex cinema Odeon dall’editore Giunti. “È però inconcepibile – ha aggiunto l’autrice – che una persona come Golda possa essere divisiva, una premier che si è battuta contro il terrorismo e che ha sempre cercato il dialogo con i leader arabi, in primis Sadat“. La contestazione è stata vigilata dalla polizia e dalla Digos e, a parte gli slogan urlati, non si registrano disordini.
Cosa è accaduto a Firenze alla scrittrice Elisabetta Fiorito
Secondo quanto appreso ci sono stati alcuni momenti di apprensione fra i presenti, anche fra gli addetti della libreria, poi l’evento si è concluso e le persone hanno lasciato il negozio. “Ormai siamo alla notte dei cristalli. Ai libri che non si possono presentare. Quello che è successo oggi alla libreria Odeon a Firenze rasenta la follia. I manifestanti guidati da due influencer, hanno costretto i presenti a uscire come topi. È indecoroso quello che sta succedendo a Firenze, presunto luogo di cultura. Queste influencer neppure sanno chi sia stata Golda Meir e i valori che ha incarnato. Una sola parola: vergogna“, afferma l’imprenditore Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.