Il caso dell'ex parlamentare

Verdini in cella per una cena illegale, metterlo in prigione è una ingiustizia

Denis Verdini è stato colpito da condanne molto elevate per reati finanziari e adesso, per una infrazione minima, viene messo in carcere col rischio di restarci fino al 2032: francamente provo angoscia a pensare che egli sia chiuso in carcere a Sollicciano

Politica - di Fabrizio Cicchitto

1 Marzo 2024 alle 16:00

Condividi l'articolo

Verdini in cella per una cena illegale, metterlo in prigione è una ingiustizia

Caro Piero,
condivido totalmente l’articolo che hai pubblicato sul’Unità” del 28 febbraio a proposito dell’arresto di Denis Verdini che “rischia di restare in cella per otto anni per una cena”. Fra il 2011 e il 2013 nel Pdl (Forza Italia+An) ho avuto scontri politici durissimi con Verdini.

Ma ciò non conta nulla. Denis Verdini è stato colpito da condanne molto elevate per reati finanziari e adesso, per una infrazione minima, viene messo in carcere col rischio di restarci fino al 2032. Come tu scrivi, Verdini è stato fregato dalla sua irrefrenabile passione politica.

Se non ricordo male, in quel periodo scrisse addirittura una lettera aperta a Berlusconi sull’elezione del presidente della Repubblica. Francamente provo angoscia a pensare che egli sia chiuso in carcere a Sollicciano e, pur sapendo che ciò serve a molto poco, voglio esprimergli la mia solidarietà attraverso il tuo giornale anche perché reputo che in una serie di casi il carcere non serve proprio a nulla.

Per me vale proprio quello che hai scritto: “Come tanti altri esseri umani, dei quali non conosco né nome e cognome né anno di nascita né mestiere e che, però, come Verdini, ora vivono in una gabbia con le sbarre di ferro per avere, come Verdini, violato (forse) alcune regole o commesso pasticci finanziari, o magari essersi appropriati di sostanze in modo illegale. Voglio dire: stanno dietro le sbarre pur non essendo pericolosi e pur non avendo mai commesso nessuna violenza”. Appunto, sono del tutto d’accordo con te.

 

1 Marzo 2024

Condividi l'articolo