Aveva lasciato il Consiglio
Marta Bruschi, chi è la consigliera Pd a Biella attaccata dalla Lega per aver allattato: “Non può fare il sindaco”
Il governo della prima donna presidente del Consiglio, delle battaglie per la natalità, vede al suo interno partiti che si spingono a strumentalizzare l’assenza per pochi minuti di una consigliera comunale causa allattamento.
È quanto accaduto il 20 febbraio nell’aula del consiglio comunale di Biella. Protagonista Marta Bruschi, prossima candidata sindaco del Pd nella città guidata sindaco leghista Claudio Corradino, probabile ricandidato per il centrodestra alle amministrative prevista a giugno.
Le accuse della Lega per aver lasciato il Consiglio
La giovane capogruppo Dem, come documentato da una tv locale, viene incredibilmente attacca in aula da un consigliere della Lega, Alessio Ercoli, che stigmatizza la scelta di Bruschi di allontanarsi dalla sessione serale del Consiglio per andare ad allattare il figlio di otto mesi.
“Vedo – dice nel suo intervento in aula ripreso dal Corriere di Torino – che tra i banchi della minoranze c’è un’assenza importante. A due delibere dalla fine, il nuovo capogruppo Pd nonché candidata sindaca è andata via. Non è un consigliere qualunque, sono le 9 e 30 di sera, questo dimostra un ottimo interesse – ironizza anche Ercoli – nei confronti della politica. Immagino come possa un domani fare il sindaco”.
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La solidarietà a Bruschi
Nell’aula del consiglio comunale la tensione si fa palpabile e infuria la polemica. Andrea Foglio Bonda, consigliere di Buongiorno Biella, replica al collega di maggioranza: “Stai seriamente dicendo che una donna che va a guardare la sua bambina non può fare il sindaco?”.
Ma la vicenda è anche uscita dalle stanza del Consiglio comunale di Biella per diventare un caso nazionale. Le assurde critiche al capogruppo Marta Bruschi hanno “meritato” le attenzioni e la solidarietà dei deputati Dem: “Solidarietà a Marta Bruschi, la candidata sindaco del Pd a Biella che si è assentata per alcuni minuti dall’aula del consiglio comunale per andare ad allattare la figlia e che, per questo, è stata insultata da un consigliere della Lega. Ecco chi sono – si legge in una nota del partito – parlano tanto di famiglia e attaccano violentemente una donna perché si prende cura della propria figlia. E arrivano a dirle che, per questo, ‘non può fare il sindaco’. Una scena ripugnante. Forza Marta”.