Il ruolo dei servizi segreti
Disertore russo ucciso in Spagna, per l’intelligence di Madrid il Cremlino dietro la morte di Kuzminov
Esteri - di Redazione
La notizia campeggia in apertura di tutti i principali siti spagnoli: ci sarebbe la lunga mano del Cremlino dietro l’omicidio a Villajoyosa (Alicante) di Maxim Kuzminov, l’ufficiale russo che nell’agosto del 2023 disertò e riuscì ad oltrepassare le linee difense ucraine pilotando un elicottero da combattimento MI8 dal valore di milioni di dollari.
L’omicidio di Kuzminov per mano dell’intelligence russa
Ne sono convinti i servizi di intelligence spagnola, con fonti citate oggi da El Pais. Unico dubbio riguarderebbe chi ha materialmente commesso l’omicidio di Kuzminov, trovato morto con diverse ferite da arma da fuoco in un garage nella località di Villajoyosa nel pomeriggio di martedì 13 febbraio: opera del servizio segreto estero (Svr) – il cui capo Sergej Naryshkin ha definito la vittima, “un criminale traditore” e “un cadavere morale” – o di quello federale di sicurezza (Fsb, erede del Kgb), o del servizio militare di intelligence (Gru). In ogni caso appare probabile che l’omicidio, commesso da sicari provenienti dal di fuori della Spagna, a quest’ora si trovano probabilmente già all’estero.
Per ora il governo spagnolo si mostra più cauto della stampa sull’attribuzione delle responsabilità in merito all’omicidio del disertore russo. La portavoce Pilar Alagrìa, dopo il Consiglio dei Ministri di martedì, ha chiesto di “aspettare che l’inchiesta della Guardia Civil si concluda”.
La prudenza è obbligatoria: se venisse accertata la responsabilità russa dietro l’assassinio di Kuzminov, si aprirebbe una crisi diplomatica senza precedenti tra il governo spagnolo e il regime russo di Vladimir Putin. “Sarebbe un episodio gravissimo, che ci imporrebbe di dare una risposta forte”, hanno anticipato a El País ufficiali del ministero degli Esteri.
Come è stato individuato il disertore russo
Secondo quanto riferito dalle fonti di intelligence spagnola a El Pais, i servizi di Madrid non erano stati ufficialmente informati dell’arrivo nel Paese di Kuzminov. Il disertore pensava di poter passare inosservato tra i 600 russi e gli oltre 300 ucraini registrati a Villajoyosa: Alicante è infatti la provincia spagnola con la maggiore popolazione russa, oltre 17mila persone.
Dotato di documenti falsi, a nome di un ucraino di 33 anni, Kuzminov viveva a Villajoyosa senza protezione e con uno stile di vita non esattamente caratterizzato dalla discrezione. L’indizio che avrebbe portato i servizi segreti russi a lui sarebbe stata una telefonata alla sua ex fidanzata, che rimane in Russia, in cui Kuzminov l’avrebbe invitata a fargli visita nella cittadina costiera.
Le reazioni in Russia
In Russia la morte di Kuzminov è stata accolta con parole di disprezzo. Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, ha affermato che non c’è alcun motivo per rimpiangere la morte del pilota che dirottò un elicottero militare russo nel 2023. “La morte di un cane è la morte di un cane!“, aveva detto Medvedev in un’intervista ai media russi, tra cui la Tass, senza approfondire l’argomento e senza dare ulteriori dettagli sulla morte dell’uomo.