Vittima del regime

Lednik come Navalny, l’oppositore bielorusso di Lukashenko morto in prigione: condannato per “diffamazione”

Esteri - di Redazione

20 Febbraio 2024 alle 15:59

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Ihar Lednik
Ihar Lednik

Con un tempismo che può apparire quasi sospetto, a pochi giorni dalla morte in un carcere nel circolo polare artico di Alexei Navalny, il più noto dissidente russo e oppositore al regime di Vladimir Putin, nella Bielorussia alleata dello Zar è morto un altro storico attivista contro l’autocrazia di Aleksandr Lukashenko.

L’arresto per un articolo “diffamatorio” contro Lukashenko

Come Navalny, il 64enne Ihar Lednik è morto mentre era recluso in carcere. Ex membro del Partito socialdemocratico bielorusso, Gramada, attivista storico contro il regime di Lukashenko, era stato arrestato nel dicembre 2022 e condannato a tre anni di reclusione per aver “diffamato” il presidente bielorusso in relazione a una pubblicazione su un giornale del Partito socialdemocratico dal titolo “La neutralità della Bielorussia riconosciuta a livello internazionale è una garanzia di sicurezza nella regione dell’Osce”.

La morte in carcere

A confermarne la morte è stato lo stesso partito, oggi gestito da attivisti bielorussi all’estero, oltre alla Ong per i diritti umani Viasna.

Durante la detenzione le sue condizioni di salute erano peggiorate “considerevolmente“, ha sottolineato il partito. Lednik era stato sottoposto a un intervento chirurgico per un problema gastrointestinale e soffriva anche di un problema cardiaco, ma non ha indicato la causa o la data esatta del decesso.

L’ex candidata presidenziale Svetlana Tikanovskaya, una delle principali figure della dissidenza anti-Lukashenko, si è detta “devastata” per la morte di “un instancabile combattente per la libertà“. “Questa morte è un tragico simbolo della brutalità del regime di Lukashenko. Deve essere ritenuto responsabile di ogni morte, di ogni eroe perduto“, ha affermato sul suo account su X.

Chi era Lednik

Ex membro del Partito socialdemocratico bielorusso Gramada, Lednik è il quinto prigioniero politico a morire in custodia in Bielorussia dal 2021. A Minsk il regime di Lukashenko si fa sempre più opprimente e simile a quello “gemello” russo di Vladimir Putin.

Da sempre attivista contrario all’autocrazia/dittatura instaurata nel Paese da Lukashenko, Lednik era contrario alla vicinanza tra Minsk e Russia.

Secondo le autorità di Minsk l’articolo che gli è costato la condanna a tre anni, emessa il 6 settembre dello scorso anno, conteneva “informazioni deliberatamente false, diffamatorie e degradanti sull’onore e la dignità di Lukashenko, insieme ad un’accusa nei suoi confronti di crimini particolarmente gravi, anche contro la sicurezza dell’umanità”.

di: Redazione - 20 Febbraio 2024

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