I 'Pirati' del web
Come funziona la piattaforma anti-pezzotto Piracy Shield
L'esordio a inizio febbraio in Champions e con il basket: come funziona, regole e sanzioni. Il problema delle app illegali e il rodaggio da completare
Sport - di Andrea Aversa
Ad aver festeggiato è stata la Lega Calcio che aveva ammesso di aver perso oltre 300 milioni di euro a causa del ‘calcio pirata’. Così dal primo febbraio è entrata in vigore la piattaforma anti-pezzotto: Piracy Shied. È il luogo ‘sicuro’ del web dove saranno oscurati tutti i siti internet illegali che mandano in streaming gli eventi sportivi normalmente a pagamento. Come agisce? Il primo ‘filtro’ è posto dall’Agicom, l’autorità garante per la comunicazione. L’ente autorizza specifici provider (come Sky e Dazn) e ne autorizza i portali. A quel punto è condiviso un indirizzo di accesso, ospitato su cloud e targato Microsoft Azure, grazie al quale la connessione sarà protetta mediante una Virtual private network (Vpn)
Cos’è Piracy Shield, la piattaforma anti-pezzotto
Il lavoro di ‘oscuramento’ dei siti illegali è frutto di un lavoro di squadra dei vari tecnici impiegati: quelli dell’Agicom e quelli dei provider ufficiali. In pratica i Sky e Dazn di turno raccoglieranno i dati dei flussi illegali e li segnaleranno sulla piattaforma Piracy Shield. Ovviamente sono fondamentali le tempistiche e la velocità delle verifiche per evitare che nel frattempo l’utente possa guardare l’evento a pagamento tramite un portale streaming illegale. Una volta oscurato il sito web, sarà l’Agicom a eventualmente denunciare i responsabili alla Procura. Le persone beccate rischiano la reclusione da uno a quattro anni e una multa da 2.500 a 15mila euro.
Piracy Shield: regole e sanzioni della piattaforma anti-pezzotto
Un primo bilancio relativo al funzionamento di Piracy Shield è stato fatto lo scorso 14 febbraio. La piattaforma anti-pezzotto ha oscurato 114 emittenti illegali (tra Champions League e basket), provenienti da 47 link e 1.049 canali pirata. Circa 100mila le famiglie finite nel mirino per un totale di, più o meno, 300mila persone alle quali è stato impedito di guardare l’evento sportivo. È normale che l’azione di Piracy Shield non sia ancora ottimale, la piattaforma è in fase di rodaggio e presenta alcune imperfezioni tecniche relative al monitoraggio dei siti illegali. Inoltre, il portale anti-pezzotto, ha oscurato siti che non avevano niente a che fare con la pirateria. Un altro aspetto che è emerso ha riguardato le app che gli utenti gratuitamente possono scaricare e utilizzare proprio per guardare illegalmente eventi sportivi. Applicazioni che guadagnano con le pubblicità online.