Il Risorgimento
Goffredo Mameli chi era: il poeta e patriota autore del testo dell’Inno d’Italia, la serie tv Rai e la storia
Sulla Rai la miniserie dedicata al poeta e patriota, paroliere dell'Inno adottato nel 1946 dopo la proclamazione della Repubblica. A interpretare il protagonista Riccardo De Rinaldis Santorelli
Cultura - di Redazione Web
Goffredo Mameli fu poeta e patriota, figura di spicco del Risorgimento italiano. Il suo inno “Fratelli d’Italia” ha ormai il suo nome: il nome del paroliere dell’inno che dal 1946 venne adottato come inno nazionale della Repubblica Italiana. Fu lui a esporre il tricolore per festeggiare la cacciata degli austriaci nel 1846. Morì a soli 22 anni dopo una vita da eroe, scrittore, combattente per la patria del nascente Stato Nazione di cui non riuscì a vedere la proclamazione di Unità. A interpretare Mameli nella miniserie tv Rai Mameli è Riccardo De Rinaldis Santorelli.
La vita e la morte di Goffredo Mameli
Mameli nacque il 5 settembre del 1827 a Genova. Studiò all’Università di Genova, ottenne il baccellierato. Entrò nel 1847 in un’accademia giovanile tra letteraria e politica, la Società Entelema. Con Nino Bixio prese parte alle grandi dimostrazioni genovesi del 1847-1848, a novembre 1847 scrisse l’inno “Fratelli d’Italia”, ribattezzato in seguito “Inno di Mameli”, che venne stampato e posto in musica da Michele Novaro. Partì volontario per la guerra in Lombardia nel 1848.
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A Milano conobbe personalmente Giuseppe Mazzini, di cui era un entusiasta seguace. Dopo l’armistizio scrisse una protesta e pubblicò l'”Inno militare”, che aveva composto per l’ispirazione di Mazzini e che fu musicato da Giuseppe Verdi. A Genova invece conobbe Giuseppe Garibaldi, lo seguì a Roma e quando venne proclamata la Repubblica spedì a Mazzini l’invito rimasto famoso nella storia: “Roma Repubblica, venite!”. Divenne aiutante di Garibaldi, si batté eroicamente a Palestrina e a Velletri. Cadde ferito a una gamba sul Gianicolo. Morì un mese dopo, il 6 luglio del 1849, a Roma, a causa di quella ferita.
La serie tv dedicata a Goffredo Mameli
Una serie prodotta da Pepito Produzioni con Rai Fiction, con Riccardo De Rinaldis Santorelli, Amedeo Gullà, Neri Marcorè, Isabella Briganti, Barbara Venturato, Lucia Mascino, Luca Ward, Chiara Celotto, Gianluca Zaccaria, Giovanni Crozza Signoris, Ricky Memphis, Sebastiano Somma, Maurizio Lastrico. La miniserie andrà in onda in due serate in prima visione su Rai1 lunedì 12 e martedì 13 febbraio. La serie tv sarà presentata in anteprima durante la quarta serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo.
Il testo dell’Inno nazionale di Goffredo Mameli
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò