Sul palco dell'Ariston
‘Ricominciamo tutto’: il significato della canzone dei Negramaro a Sanremo
Il ritorno della band nella 'Città dei fiori' dopo 20 anni
Spettacoli - di Redazione Web
Non solo un gradito ritorno, di quelli attesi e in pompa magna. I Negramaro dal prossimo 15 giugno saranno in tour, prima tappa lo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Prima l’incisione del nuovo disco a Berlino. Ma nel frattempo c’è l’evento musicale italiano dell’anno: il Festival di Sanremo. Era il 2005 quando il gruppo pugliese vinse il Premio della Critica, poi partecipazioni anche come super ospiti. E quest’anno in gara con il brano, guarda caso, ‘Ricominciamo tutto‘. Poi un grande classico della canzone nostrana in occasione della serata dedicata ai duetti: con loro a cantare, una particolarissima versione de ‘La canzone del sole‘ di Lucio Battisti, Malika Ayane.
Chi sono i Negramaro
“Con i Negramaro torniamo in gara a Sanremo dopo quasi vent’anni e ci raccontiamo di nuovo. Ho bisogno di emozionarmi“, ha detto a La Repubblica la voce e frontman del gruppo Giuliano Sangiorgi. Il gruppo è nato nel 2000 a Copertino, piccola cittadina salentina in provincia di Lecce. I componenti del gruppo sono: Giuliano Sangiorgi – appunto – Emanuele Spedicato (chitarra), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Mariano (pianoforte, tastiera, sintetizzatore) e Andrea De Rocco (campionatore). All’attivo hanno nove album pubblicati. Il brano che sarà portato sul palco dell’Ariston porta la firma proprio di Sangiorgi ed è stato scritto in Abruzzo, mentre il cantante era in montagna con la famiglia. Si tratta della storia di un amore finito ma pronto a risorgere.
Testo e significato della canzone dei Negramaro a Sanremo
Quanto tempo ti manca per esser pronta?
Io sono sotto che ti aspetto,
Così ti porto al mare.
Quanto è passato dall’ultima volta
Che mi hai detto, sì, mi hai detto,
Che ti manca il sale
Che brucia le ferite?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,
Eravamo ghiaccio che si scioglie in mezzo al nulla,
In mezzo a tutta quella neve:
Dio, com’eri bella?!
E ogni volta che sembra essere tutto perfetto,
C’è sempre un pezzo
Che ci manca
Anche sotto il tetto:
Non rifacciamo il letto!
E allora piove da quel buco sulle teste,
Sì, ma non fa niente.
Tanto si riparte:
Non so nemmeno dove.
Tu dici: “Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente
E non fa niente, non fa niente…
Basta saper andare, andare, andare…
Chi se ne frega dove?!”.
Quanto è rimasto addosso di quella rincorsa
Che tu hai preso, sì, mi hai preso,
Solo per poi cantare:
“Discese e risalite”?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,
Eravamo una canzone di Battisti all’alba,
Anche senza “bionde trecce”:
Dio, quanto sei bella?!
E allora piove da quel buco sulle teste,
Sì, ma non fa niente.
Tanto si riparte:
Non so nemmeno dove.
Tu dici: “Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente
E non fa niente, non fa niente…
Basta saper andare, andare, andare…
Chi se ne frega dove?!”.
Ma a me importa solo di poter restare
Fermo sulle mie gambe, qui, ad aspettare.
E che sia al mare, che sia dove soffia il vento,
Non mi importa:
Ricominciamo tutto!
E chi se ne fotte di tutti quei sogni,
Di una canzone o uno stupido testo?!
Io, qui, ti aspetto!
Dici che poi ti trovo in un cassetto,
Intatto come quel sogno mai fatto?
Scendi, che ti aspetto:
Ricominciamo tutto