Il dramma di Gaza
La strage degli affamati, Israele fa fuoco su chi è in fila per gli aiuti
La protezione civile: i militari israeliani hanno ostacolato i soccorsi. Tel Aviv: “Stiamo verificando”. Netanyahu: “Sradicheremo i nostri nemici”. Oggi l’udienza alla Corte dell’Aja. Save the Children: “Nella Striscia 11.500 bambini morti dal 7 ottobre”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Gaza, al-Jazeera: spari sulla folla in attesa degli aiuti, 20 morti
Venti palestinesi sarebbero stati uccisi e almeno altri 150 feriti dalle Forze di difesa israeliane che, secondo quanto riporta l’emittente qatarina al-Jazeera, hanno colpito persone in attesa di ricevere aiuti umanitari a Gaza City. L’attacco sarebbe avvenuto in piazza Kuwait, nel quartiere di Zeitoun a est di Gaza City nel Nord dell’enclave.
Il portavoce del ministero della Sanità della Striscia di Gaza, Ashraf al-Qudra, controllato da Hamas, ha parlato di un massacro di “bocche affamate”. Il rischio è che il numero delle vittime aumenti perché molti feriti sono gravi e sono stati portati presso l’ospedale Al-Shifa, che è senza forniture mediche e ha solo pochi medici che lavorano, ha detto al-Qudra. Il portavoce della protezione civile Mahmoud Basal ha riferito delle difficoltà incontrate dai soccorritori per raggiungere la scena perché i militari israeliani li hanno ostacolati.
Israele: stiamo esaminando le accuse su spari alla folla a Gaza
L’esercito israeliano afferma che sta esaminando le accuse secondo cui le sue forze avrebbero aperto il fuoco sulla folla di palestinesi in coda per chiedere aiuti nel nord di Gaza City. Lo riporta il Guardian riprendendo al- Jazeera.
Gaza: Sale a 12 il bilancio delle vittime attacco a rifugio Onu
Il bilancio delle vittime dell’attacco dell’altro ieri al rifugio dell’Unrwa a Khan Yunis a Gaza della è salito a 12, secondo una dichiarazione di Thomas White, il vice coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati. Lo riporta il Guardian.
White ha detto che un certo numero di missioni per raggiungere i morti e i feriti sono state negate, senza dire direttamente che i tentativi sono stati bloccati da Israele. Ha detto che le squadre delle Nazioni Unite sono riuscite a raggiungere il sito solo la sera. Altre 75 persone sono rimaste ferite, di cui 15 in condizioni critiche. Israele ha negato la responsabilità dell’attacco, in cui due colpi di carro armato hanno colpito un centro di addestramento dell’Unrwa.
Dopo gli spari contro il sito delle Nazioni Unite, l’esercito israeliano ha dichiarato che era in corso una «revisione» delle operazioni ma che aveva «escluso un attacco aereo o di artiglieria», menzionando anche «la possibilità di un’azione di Hamas».
Philippe Lazzarini, capo dell’Unrwa, ha dichiarato che il centro di accoglienza è stato «chiaramente» identificato e che i suoi dettagli sono stati «condivisi con le autorità israeliane». Ha condannato «una flagrante violazione delle regole fondamentali della guerra». Gli Stati Uniti, il principale alleato di Israele, hanno detto di «deplorare» il fuoco e hanno chiesto che i siti delle Nazioni Unite a Gaza siano «protetti».
Biden invia capo della Cia per mediare su ostaggi a Gaza
Joe Biden intende utilizzare il direttore della Cia William Burns per aiutare a realizzare un ambizioso accordo fra Hamas e Israele che includerebbe il rilascio di tutti i restanti ostaggi e due mesi di cessate il fuoco, la più lunga pausa delle ostilità da quando è iniziata la guerra a Gaza.
Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Burns nei prossimi giorni andrà in Europa per incontrare i capi dell’intelligence israeliano e egiziano e il primo ministro del Qatar.
Netanyahu: “Sradicheremo i nostri nemici”
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito il suo impegno per la “vittoria totale” contro Hamas mentre oggi ha visitato le truppe israeliane al confine con la Striscia di Gaza. “La vittoria totale significa l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri prigionieri. Non abbiamo rinunciato a questo obiettivo”, ha affermato il premier israeliano secondo quanto riferisce The Times of Israel. Netanyahu ha promesso: “Approfondiremo le nostre radici nella nostra terra e sradicheremo i nostri nemici. Noi saremo qui, loro non ci saranno”.
Nyt: Israele declassifica ordini per difendersi all’Aia
Israele ha declassificato oltre 30 ordini emessi da leader di governo e militari per confutare le tesi del Sudafrica davanti alla Corte penale internazionale di giustizia (Cig), dove Tel Aviv deve rispondere alle accuse di Pretoria di un presunto genocidio nella Striscia di Gaza.
Lo riporta il New York Times. Questi documenti, secondo Tel Aviv, proverebbero i tentativi israeliani di limitare le perdite civili nell’enclave durante le operazioni militari. A breve è attesa una prima decisione della Cig che potrebbe chiedere un immediato cessate il fuoco.
Israele, Corte Aia respinga accuse infondate Sudafrica
Israele ha espresso fiducia nel fatto che la Corte internazionale di giustizia respingerà le accuse sudafricane secondo cui la guerra di Gaza equivale a un genocidio dei palestinesi, accuse che un portavoce del governo israeliano ha descritto come prive di fondamento.
“Ci aspettiamo che la Corte internazionale di giustizia respinga queste accuse illegittime e capziose”, ha detto il portavoce, Eylon Levy, in un briefing prima dell’udienza di domani della Corte internazionale di Giustizia che potrebbe decidere misure di emergenza contro Israele. Lo riporta l’agenzia Reuters.
Il sondaggio in Usa: per un americano su tre Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi
Più di un americano su tre ritiene che Israele stia portando avanti un genocidio contro i palestinesi. Secondo l’ultimo sondaggio di Economist/YouGov, la pensa così il 35% degli intervistati afferma, il 36% non è d’accordo, mentre il 29% è indeciso. Quasi la metà degli intervistati nella fascia di età 18-29 anni, il 49%, afferma che Israele è coinvolto in un genocidio, mentre il 24% non è d’accordo e il 27% rimane incerto.
Queste tendenze si rispecchiano ampiamente tra i democratici registrati, dove il 49% è propenso a definire le azioni di Israele come un genocidio, il 21% non è d’accordo e il 30% è indeciso. Al contrario, i repubblicani mostrano un sostegno più forte per Israele, con il 57% che afferma che non vi è alcun genocidio, il 18% che afferma che esiste e il 25% che esprime incertezza.
Londra, 16 Ong fanno causa su export armi verso Israele
Sullo sfondo delle accuse di violazione del diritto internazionale nella guerra di Gaza, le esportazioni di armi britanniche verso Israele sono oggetto di un procedimento legale presso l’Alta Corte di Londra. Gran parte delle armi utilizzate da Israele, che è impegnato in una guerra contro Hamas dagli attacchi senza precedenti del 7 ottobre, contengono componenti provenienti dal Regno Unito, hanno sottolineato 16 organizzazioni umanitarie.
Save the Children: “11.500 bambini uccisi dall’inizio della guerra”
Almeno 11.500 bambini sarebbero stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre, afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute di Gaza. “Il drammatico bilancio dei morti ha fatto registrare altre 1.500 vittime tra i più piccoli solo nelle ultime 2 settimane. Ogni giorno, senza un cessate il fuoco definitivo, significa la morte per i bambini”, ha dichiarato Jason Lee, Direttore di Save the Children per i Territori Palestinesi Occupati.