La difesa di Schlein a Report
Report e le porcherie contro Meloni e La Russa, è libertà di spazzatura…
Sbaglia Elly Schlein, glielo diciamo in assoluta amicizia, ad attaccare FdI e Giorgia Meloni che hanno fatto una interrogazione per avere lumi su come sia possibile che la Tv pubblica getti il fango in faccia al Presidente del Consiglio e al Presidente del Senato sulla base del nulla frullato col nulla.
Politica - di Piero Sansonetti
Libertà di stampa è una cosa. Molto importante. Libertà di spazzatura, di lancio di spazzatura, è una cosa diversa. Meno buona. Libertà di stampa ce n’è poca. Gran parte dei gruppi dirigenti del giornalismo italiano sono al servizio (soprattutto) delle Procure, poi dei grandi gruppi economici, e infine (meno) della politica.
Libertà di spazzatura ce n’è tantissima. Il gioco di prendere fango e tirarlo di qua e di là sulla base di informazioni ottenute sempre attraverso la spazzatura, è usuale nel nostro mondo dell’informazione.
Perciò sbaglia Elly Schlein, glielo diciamo in assoluta amicizia, ad attaccare FdI e Giorgia Meloni che hanno fatto una interrogazione per avere lumi su come sia possibile che la Tv pubblica getti il fango in faccia al Presidente del Consiglio e al Presidente del Senato sulla base del nulla frullato col nulla.
Report (Rai tre) ha lanciato tremende accuse contro i parenti di La Russa e contro il padre di Meloni. Innanzitutto va detto che il metodo di attribuire alle persone responsabilità dei propri parenti è abbastanza infima e infame. Assomiglia al metodo delle vendette trasversali. La destra lo fa spesso (ultimo caso Soumahoro), anche la sinistra lo fa spesso (ultimo caso Salvini- Verdini).
Stavolta che è successo? Report si è scagliata contro due parenti di La Russa (del tutto sconosciuti al grande pubblico, e anche a me, e dunque di interesse solo in quanto parenti di La Russa) e poi contro il padre della Meloni, che la Meloni ha visto per l’ultima volta quando aveva 11 anni e dal quale si è sempre dissociata e verso il quale nutre un discreto risentimento. Tutto ciò, secondo noi, è intollerabile.
Si aggiunge il fatto che il servizio era basato su informazioni fornite da un ex camorrista di terza fila, di certo poco attendibile, e di un ex colonnello dei carabinieri (uno di quelli che parteciparono al massacro dei brigatisti in via Fracchia a Genova nel 1980) che fu condannato a 9 anni di carcere, poi per la metà prescritti, per il modo scorretto col quale faceva le indagini.
Ma può la Tv pubblica fare porcherie di questo genere? E perché il capo dell’opposizione si occupa di queste cose e spaccia per buon giornalismo ‘sta roba? Ci sono tante di quelle cose sulle quali attaccare la Meloni…