L'agenzia
UNRWA, cos’è l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi che gestisce i campi profughi
L'agenzia fondata nel 1949 per i rifugiati palestinesi. "Essenzialmente, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza"
Esteri - di Redazione Web

Garantisce servizi e finanziamenti, fornisce aiuti temporanei agli sfollati fuggiti o espulsi durante le guerre. L’UNRWA è l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente. È attiva in diversi Paesi: Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, da mesi ormai obiettivo dell’offensiva israeliana – secondo Hamas 24.448 i palestinesi morti, circa 10 mila i bambini. Garantisce assistenza sanitaria, cibo, posti di lavoro, prestiti di emergenza, assistenza abitativa e istruzione.
I palestinesi sono gli unici il cui sostegno non è gestito nell’ambito del più ampio mandato dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite che converge nell’UNHCR, l’ente che si occupa di aiutare tutti gli altri rifugiati nel mondo. UNRWA è finanziata con oltre un miliardo di dollari all’anno dagli Stati membri delle Nazioni Unite, la maggior parte dei quali da parte di Stati Uniti e Unione Europea.
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“Essenzialmente, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza”, ha dichiarato il capo dell’ufficio legale dell’Unrwa Hector Sharp dopo l’esplosione del nuovo conflitto a causa degli attacchi di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre e la reazione dello Stato Ebraico. “Avevamo un dipartimento per l’istruzione, un dipartimento per l’assistenza sanitaria. Stavamo costruendo altre scuole, cliniche. Avevamo progetti per costruire strade e parchi giochi”. Da quando è esplosa la guerra, quasi 630.000 persone hanno trovato rifugio in 150 edifici gestiti dall’ente.
La maggior parte del personale dell’UNRWA sul campo è palestinese. All’inizio del 2022 i rifugiati palestinesi registrati dall’ente dell’Onu erano 5,9 milioni (2,4 milioni in Giordania, 1,6 milioni a Gaza, 901.000 in Cisgiordania, 580.000 in Siria e 487.000 in Libano). Israele da tempo accusa l’agenzia di estendere lo status di rifugiato a milioni di discendenti palestinesi che hanno lasciato le loro case nel 1948 e che il materiale scolastico dell’UNRWA celebri il terrorismo antisemita e antisionista.
L’UNRWA gestisce anche i campi profughi, istituiti a partire dalla guerra che Israele combatté nel 1948 con diversi Paesi arabi, quando 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie abitazioni – l’esodo che i palestinesi chiamano “nakba”. Insediamenti nati in maniera provvisoria che sono diventati permanenti. In tutto sono 58 tra Striscia di Gaza, Cisgiordania, Giordania, Libano e Siria. Il campo profughi più grande è quello di Jabalia, nel nord della Striscia, che ospita almeno 116mila persone.