L'agenzia

UNRWA, cos’è l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi che gestisce i campi profughi

L'agenzia fondata nel 1949 per i rifugiati palestinesi. "Essenzialmente, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza"

Esteri - di Redazione Web

17 Gennaio 2024 alle 17:47

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Palestinian demonstrators pound on gates of the United Nations Relief and Works Agency (UNRWA), demanding that the agency fulfil promises to compensate them for losses to their homes during the 2014 war, in Gaza City, Thursday, Sept. 7, 2023. The protest revealed public desperation amid ongoing efforts to alleviate Gaza’s housing crisis, including an Egyptian-funded project that aims to complete 1,400 apartments by the end of this year. (AP Photo/Adel Hana)
Palestinian demonstrators pound on gates of the United Nations Relief and Works Agency (UNRWA), demanding that the agency fulfil promises to compensate them for losses to their homes during the 2014 war, in Gaza City, Thursday, Sept. 7, 2023. The protest revealed public desperation amid ongoing efforts to alleviate Gaza’s housing crisis, including an Egyptian-funded project that aims to complete 1,400 apartments by the end of this year. (AP Photo/Adel Hana)

Garantisce servizi e finanziamenti, fornisce aiuti temporanei agli sfollati fuggiti o espulsi durante le guerre. L’UNRWA è l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente. È attiva in diversi Paesi: Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, da mesi ormai obiettivo dell’offensiva israeliana – secondo Hamas 24.448 i palestinesi morti, circa 10 mila i bambini. Garantisce assistenza sanitaria, cibo, posti di lavoro, prestiti di emergenza, assistenza abitativa e istruzione.

I palestinesi sono gli unici il cui sostegno non è gestito nell’ambito del più ampio mandato dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite che converge nell’UNHCR, l’ente che si occupa di aiutare tutti gli altri rifugiati nel mondo. UNRWA è finanziata con oltre un miliardo di dollari all’anno dagli Stati membri delle Nazioni Unite, la maggior parte dei quali da parte di Stati Uniti e Unione Europea.

“Essenzialmente, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza”, ha dichiarato il capo dell’ufficio legale dell’Unrwa Hector Sharp dopo l’esplosione del nuovo conflitto a causa degli attacchi di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre e la reazione dello Stato Ebraico. “Avevamo un dipartimento per l’istruzione, un dipartimento per l’assistenza sanitaria. Stavamo costruendo altre scuole, cliniche. Avevamo progetti per costruire strade e parchi giochi”. Da quando è esplosa la guerra, quasi 630.000 persone hanno trovato rifugio in 150 edifici gestiti dall’ente.

La maggior parte del personale dell’UNRWA sul campo è palestinese. All’inizio del 2022 i rifugiati palestinesi registrati dall’ente dell’Onu erano 5,9 milioni (2,4 milioni in Giordania, 1,6 milioni a Gaza, 901.000 in Cisgiordania, 580.000 in Siria e 487.000 in Libano). Israele da tempo accusa l’agenzia di estendere lo status di rifugiato a milioni di discendenti palestinesi che hanno lasciato le loro case nel 1948 e che il materiale scolastico dell’UNRWA celebri il terrorismo antisemita e antisionista.

L’UNRWA gestisce anche i campi profughi, istituiti a partire dalla guerra che Israele combatté nel 1948 con diversi Paesi arabi, quando 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie abitazioni – l’esodo che i palestinesi chiamano “nakba”. Insediamenti nati in maniera provvisoria che sono diventati permanenti. In tutto sono 58 tra Striscia di Gaza, Cisgiordania, Giordania, Libano e Siria. Il campo profughi più grande è quello di Jabalia, nel nord della Striscia, che ospita almeno 116mila persone.

17 Gennaio 2024

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