Lo scioglimento dei Comuni

Siamo in uno Stato di polizia e la sinistra si occupa di Acca Larenzia…

Molto più facile domandarsi il perché la Meloni non interviene su Acca Larenzia che comprendere le ragioni del distacco di interi territori dalla Sinistra e, quel che è molto più grave, dallo Stato.

Giustizia - di Ilario Ammendolia

16 Gennaio 2024 alle 15:30 - Ultimo agg. 16 Gennaio 2024 alle 15:56

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Siamo in uno Stato di polizia e la sinistra si occupa di Acca Larenzia…

Sarà un grave peccato ma tra inchieste giudiziarie come “Rinascita Scott” o “New Bridge” (trasmessa in diretta tv con modalità preoccupanti) e l’adunata di Acca Larenzia attribuisco una maggiore carica eversiva alle prime.

Credo infatti che le persone che manifestano in formazione para militare e fanno il saluto romano siano una potenziale minaccia alla democrazia e alla libertà ma tremila carabinieri che arrestano centinaia di persone, tra cui moltissimi innocenti, (giudicati tali da un tribunale) sono il segnale di una drammatica ferita già inferta alla Costituzione.

Continuando: tra Acca Larenzia e gli scioglimenti dei consigli comunali considero più gravi i secondi. Per esempio a Scilla è stato mandato a casa un sindaco, mai condannato, eletto con il 97% dei voti. Rimosso senza una sentenza della magistratura e non tenendo in alcun conto la volontà popolare.

A Potigliola (Rc), dopo l’incomprensibile scioglimento del consiglio comunale, la popolazione è scesa pacificamente in piazza. Erano in tanti e non hanno fatto il saluto romano ma mostravano le tessere elettorali, simbolo della libertà di scegliere da chi farsi rappresentare. Chi se ne è accorto?

Nessuno! Né la prefettura, meno ancora il governo o il Parlamento e ancor meno la Sinistra. Il popolo quando esercita attivamente la propria sovranità non fa notizia.

Cito due episodi molto significativi in tal senso. Circa un anno fa il ministro Crosetto è “sceso” in Calabria e si è recato a San Luca per commemorare il 37esimo anniversario dell’uccisione del brigadiere Tripodi. Il sindaco del paese e l’intera popolazione sono stati tenuti a debita e marcata distanza perché portatori di una colpa collettiva.

Perché sorprendersi se i cittadini di San Luca dopo un tale atteggiamento, sostanzialmente razzista, si riterranno altra cosa rispetto allo Stato? Più o meno la stessa cosa ha fatto l’on. Rosy Bindi eletta (si fa per dire) nel 2014 in provincia di Reggio Calabria e che ha considerato il suo mandato come una missione contro la ‘ndrangheta.

Ovviamente, con risultato uguale allo zero. In una delle sue “missioni” ha raggiunto il Santuario di Polsi (Comune di San Luca) in elicottero militare, evitando di incontrare i cittadini del paese che, tra l’altro, l’avevano anche votata. I voti sono sempre ben accetti ma i cittadini in carne e ossa è meglio evitarli.

Tutte queste cose messe insieme, ed altre ancora che non ho lo spazio per elencare, allontanano i cittadini dalle Istituzioni. Minano la democrazia. La prova del 9 è quanto è successo ad Africo.

Parliamo sempre di un piccolo comune della Locride dove, qualche mese fa è “sceso” (al Sud si scende sempre ) il ministro Piantedosi per inaugurare la nuova caserma dei carabinieri in un edificio sequestrato alla ‘ndrangheta.

La popolazione ha disertato in massa la manifestazione. L’unica scolaresca presente è stata trasportata da un comune vicino. Tutti ndranghetisti? Naturalmente non è così, ma se così fosse sarebbe un fatto molto più grave dei saluti romani.

Invece non fa notizia perchè nessuno vuole approfondire i motivi per cui gli africoti hanno ignorato lo Stato e non hanno festeggiato l’apertura di una caserma. Neanche la Sinistra che ad Africo ha avuto una storia bella, eroica e profonda, ha sentito il bisogno di comprendere quello che succede in questa terra di frontiera.

Molto più facile domandarsi il perché la Meloni non interviene su Acca Larenzia che comprendere le ragioni del distacco di interi territori dalla Sinistra e, quel che è molto più grave, dallo Stato. Infine credo che nessun ministro verrà in Calabria per capire perché l’altro giorno un ragazzo di 24 anni è morto nell’ospedale di Locri. Non certamente per malattia.

Forse perché mancano i medici, e certamente non ci sono gli strumenti per fare una diagnosi. Così per un mal di pancia si muore. Si dice che mancano i soldi per le attrezzature mediche e ci posso anche credere.

Ma l’Italia è un paese strano, altrimenti come si spiega il fatto che in un niente si trovano i fondi per costruire la tensostruttura di Lamezia utilizzata per lo svolgimento del “maxi “ (? ) processo “Rinascita Scott” mentre mancano i soldi per salvare una vita?

Probabilmente perché siamo già in uno Stato di polizia e qualche centinaio di persone alla sbarra sono molto più utili a incutere paura piuttosto che conquistare la fiducia dei cittadini con una sanità efficiente.

Ritorniamo adesso ad Acca Larenzia dove un gruppo di persone hanno fatto il saluto romano. Un gesto sicuramente inquietante, sbagliato e deprecabile.

Che fare? Li consideriamo tutti “criminali” e irredimibili, oppure ricorriamo all’esorcismo magari pronunciando formule di sicuro effetto come “vade retro Satana” o “libera nos a Malo”?

Credo che non ci siano scorciatoie e tanto come cittadini che come donne e uomini della Sinistra non possiamo far altro che ingaggiare una battaglia politica (certamente più difficile degli slogan) per ridare credibilità allo Stato e per denunciare ogni attentato contro la Costituzione che non può essere difesa a pezzi e saltuariamente.

Il fronte è unico e comprende la difesa della Pace , il “no” allo Stato di polizia e un deciso “no” al fascismo. Lo si comprenda… soprattutto lo comprenda la Sinistra prima che sia troppo tardi.

16 Gennaio 2024

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