L'azienda nega tutto
Il Vaticano dice “no” a Leonardo, l’ospedale Bambino Gesù rifiuta la donazione dell’azienda di sistemi di difesa
News - di Redazione
Niente donazioni da Leonardo, l’ex Finmeccanica, gigante controllato dallo Stato tra i massimi produttori mondiali di sistema di difesa militare. È la scelta presa dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma su “suggerimento” della Segreteria di Stato e dello staff di Papa Francesco, col Vaticano che come noto ne è proprietario.
L’azienda attiva nel settore della difesa, aerospazio e sicurezza, che vede come maggiore azionista il Ministero dell’Economia col 30% delle azioni, si era accordata con l’ospedale per una donazione da un milione e mezzo di euro da destinare all’acquisto di macchinari per curare bambini e bambine affetti da malattie rare: in particolare una Pec Tac.
L’ospedale rifiuta la donazione di Leonardo
A scriverne oggi è Repubblica. Il quotidiano racconta che l’entourage del presidente Stefano Pontecorvo aveva pianificato una donazione per acquistare una Pec Tac. Ma l’attuale dirigenza, presieduta da Tiziano Onesti dopo l’addio di Mariella Enoc, ha detto no: alla fine quel milione e mezzo di euro è finito all’ospedale Gaslini di Genova.
Il Bambino Gesù, interpellato sulla notizia, non commenta. Plaude invece padre Tonio Dell’Olio di Pax Christi: “Quello dell’ospedale costituisce un precedente molto importante che fa onore soprattutto per la coerenza e perché, al di là di ogni pur profonda convinzione, francamente non è facile rinunciare a una cifra così importante. Non è sempre vero che ‘pecunia non olet’. Talvolta la puzza si sente eccome! E c’è chi ha il coraggio di dire no“, conclude Dell’Olio.
La spiegazione che trapela dagli ambienti Vaticani è che il “no” alla beneficenza è legato alla necessità di “evitare di mettere in imbarazzo la Santa Sede proprio in questo periodo alle prese con guerre sanguinose che il Pontefice denuncia ogni giorno”.
La reazione di Leonardo
Da Leonardo filtra invece stupore per lo stop arrivato dal Vaticano. “In tutti i teatri di guerra in corso, a partire dall’Ucraina e dal Medio Oriente, non c’è nessun sistema offensivo di nostra produzione. Noi lavoriamo per la sicurezza con sistemi all’avanguardia, droni per la vigilanza, ma niente armi. Volevamo solo raccogliere gli appelli del Papa per aiutare i più bisognosi, i bambini malati, i poveri. Non capiamo questo rifiuto”, spiegano dall’azienda.
Il nuovo appello del Papa contro guerra e armi
Anche oggi dal Pontefice argentino sono arrivate parole dure sulla guerra e sulle armi. Nel corso dell’udienza alla “Toniolo Young Professional Association” Francesco ha chiesto ai giovani di rinnovare l’economia, a partire dalla produzione e il commercio delle armi.
“Le guerre sono il frutto di rapporti di forza prolungati, senza un preciso inizio e senza una fine certa“, ha detto Bergoglio, che poi ha chiesto alla sua platea: “Ma dove sono le imprese audaci, le visione ardite?“, “e da chi possono venire, se non da cuori giovani e impavidi, che accolgono il bene dentro di sé e impugnano il Vangelo così com’è, per scrivere pagine nuove di fraternità e di speranza?“.
“Questo è il vostro mestiere, la vostra vocazione“, ha aggiunto il Papa ai giovani. “Quanti altri aspetti, come l’economia, la lotta alla fame, alla produzione e al commercio delle armi, questo è brutto – ha evidenziato Francesco -, la questione climatica, la comunicazione, il mondo del lavoro, e tanti altri, hanno bisogno di rinnovamento e di creatività? Vi affido questi sogni di vecchio, che sono. Qui si dice anziano – ha detto commentando il testo scritto che aveva davanti – ma dico vecchio perché si capisce meglio“.
AGGIORNAMENTO – LA NOTA DI LEONARDO
“In riferimento all’articolo pubblicato oggi su La Repubblica dal titolo ‘No Vaticano ai soldi di Leonardo per i bimbi’ a firma di Orazio La Rocca, Leonardo precisa che la ricostruzione giornalistica nella modalità, nella forma e nelle cifre non corrisponde alla realtà dei fatti“. È quanto si legge in una nota della società in cui si precisa che “Leonardo, in occasione delle festività natalizie, ha effettuato una donazione alla Fondazione Gaslininsieme Ets“.