La rabbia dei familiari

Oscar Pistorius scarcerato dopo 9 anni, uccise la fidanzata Reeva a casa: sconterà la pena in libertà vigilata

Esteri - di Redazione

5 Gennaio 2024 alle 10:33 - Ultimo agg. 5 Gennaio 2024 alle 10:37

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Oscar Pistorius scarcerato dopo 9 anni, uccise la fidanzata Reeva a casa: sconterà la pena in libertà vigilata

Oscar Pistorius, l’ex corridore e campione paralimpico sudafricano, è fuori dal carcere. Undici anni dopo aver ucciso la sua compagna, la modella Reeva Steenkamp, ammazzata a colpi di pistola nel giorno di San Valentino del 2013 nella loro abitazione di Pretoria, in Sudafrica, “Blade Runner” (questo il suo soprannome a causa delle protesi agli arti inferiori che utilizzava per correre) è stato rilasciato.

Un rilascio in gran segreto. Fuori dai cancelli del centro correzionale di Atteridgeville, nella capitale Pretoria, si erano assediati decine di giornalisti e troupe televisivi già dall’alba: eppure nessuno ha visto Pistorius perché, come rivelato da alcuni funzionari del carcere, l’ex campione olimpico “è già a casa, è stato rilasciato quando non c’erano nessuno”.

Pistorius e l’omicidio della fidanzata

Pistorius era stato condannato nel 2016 a 13 anni e 6 mesi di carcere per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp: il 37enne nel giorno di San Valentino del 2013 sparò più volte alla compagna attraverso la porta del bagno della sua casa di Pretoria.

Lui si era difeso affermando di averla scambiata per un ladro, mentre per l’accusa Pistorius aveva sparato dopo una discussione e quindi si era trattato di un omicidio premeditato.

Il 14 febbraio 2013 Pistorius venne interrogato e poi tratto in arresto dalla polizia di Pretoria con l’accusa di omicidio, per aver ucciso la compagna Reeva Steenkamp, 29enne modella sudafricana. Pistorius confessò di aver sparato alla fidanzata ma sostenne anche di averla scambiata per un intruso.

Steenkamp morì colpita da quattro colpi di pistola esplosi da Pistorius attraverso la porta del bagno chiusa, nella casa dove i due convivevano.

La libertà condizionale

Lo scorso novembre era stata approvata nei confronti di Pistorius la libertà condizionale: l’ex campione paralimpico nei 100, 200 e 400 metri ha scontato quasi 9 dei suoi 13 anni e 5 mesi di condanna: in Sud Africa si ha diritto alla libertà condizionale dopo aver scontato almeno la metà della pena.

Pistorius in ogni caso dovrà rispettare delle rigide condizioni in regime di libertà condizionale fino al dicembre 2019, quando terminerà la sua pena. Restrizioni che riguardano il permesso di lasciare la casa in cui sconterà la libertà condizionale, la villa di suo zio Arnold Pistorius a Pretoria dove aveva già vissuto durante il processo per omicidio ed è stato tenuto agli arresti domiciliari per un periodo nel 2015-2016, ma anche il divieto di consumare alcol e l’ordine di frequentare programmi sulla gestione della rabbia e sulla violenza contro le donne, più l’obbligo di svolgere servizio per la comunità.

Le accuse della famiglia Steenkamp

La famiglia Steenkamp, che si era già opposta lo scorso novembre alla concessione della libertà condizionale a “Blade Runner”, ha sottolineato in un comunicato che “le condizioni condizioni imposte dal comitato per la libertà vigilata, che includono corsi di gestione della rabbia e programmi sulla violenza di genere, inviano un chiaro messaggio che la violenza di genere viene presa sul serio“.

Ma chiedendosi se è stata fatta giustizia, la donna ha risposto che “non potrà mai esserci giustizia se la persona amata non tornerà mai più, e nessuna quantità di tempo scontato riporterà indietro Reeva. Noi, che rimaniamo indietro, siamo quelli che scontano l’ergastolo”.

di: Redazione - 5 Gennaio 2024

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