La legalità violata

Dossieraggio contro Casarini, intercettavano i parlamentari e consegnavano tutto a Belpietro

La tesi dell’accusa è che i naufraghi andassero lasciati al loro destino. E per sostenere questa tesi sono state disposte tonnellate di intercettazioni e sequestrate altre tonnellate di messaggi whatsapp o e-mail, materiale non ancora pubblicabile

Cronaca - di Redazione Web

14 Dicembre 2023 alle 09:03 - Ultimo agg. 14 Maggio 2024 alle 18:06

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Il giornalista Maurizio Belpietro
Il giornalista Maurizio Belpietro

A quanto pare la magistratura ha fatto intercettare diversi parlamentari del Pd nell’ambito dell’inchiesta aperta contro “Mediterranea”, la Ong di Luca Casarini, accusata di avere illegalmente soccorso un gruppo di naufraghi che si trovava a bordo di una petroliera danese e da 38 giorni chiedeva inutilmente aiuto all’Italia, la quale se ne infischiava.

La tesi dell’accusa è che i naufraghi andassero lasciati al loro destino. E per sostenere questa tesi sono state disposte tonnellate di intercettazioni e sequestrate altre tonnellate di messaggi whatsapp o e-mail. Da tutto questo materiale non è emerso alcun reato, e il materiale non è ancora pubblicabile in attesa che sia il giudice a decidere quale è utilizzabile e quale no.

Però qualcuno ha consegnato il tutto a qualche giornale, in particolare alla “Verità” di Belpietro che da giorni e giorni sta pubblicando messaggi e intercettazioni in prima pagina senza che nessuno intervenga. Ieri il colpo di scena. Si è scoperto che venivano intercettati anche i parlamentari, fregandosene altamente delle leggi e del diritto. E le intercettazioni sono state pubblicate.

A occhio ci troviamo di fronte a una vicenda, evidentemente eversiva, nella quale i reati sono di tutti tranne che degli imputati e degli intercettati. Adesso si aspetta un intervento deciso del ministro della giustizia che è immaginabile che mandi gli ispettori per capire cosa è successo a Ragusa.

Forse, seppure in ritardo, interverrà anche l’Ordine dei giornalisti, che dovrà prendere le difese della dignità del giornalismo italiano di fronte a questo uso così disinvolto e degradante della potenza dei media per infangare i propri avversari.

Non si capisce bene chi sia ad avere messo in moto questa operazione congiunta di magistratura e giornali di destra (forse con il contributo di qualche settore dei servizi segreti); si capisce benissimo quali sono gli obiettivi.

Il primo obiettivo, ovviamente, è il papa, perché tutta la campagna è finalizzata a dimostrare che il papa finanzia le Ong (anche se non si capisce bene cosa ci sia di male nel finanziare chi soccorre i naufraghi); il secondo obiettivo sono le Ong, e in particolare quella di Casarini; il terzo obiettivo è il Pd, accusato di avere tradito il “minnitismo” e la linea filo-libica.

Infine – ma loro sono le prime vittime – i naufraghi, ai quali si tenta in vari modi di togliere sostegni in modo da ridurne gli arrivi grazie al successo dei naufragi che invece le Ong – indebitamente – combattono.

14 Dicembre 2023

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