In via Crocefisso
Fiorenza Rancilio: trovata morta in casa l’immobiliarista presidente della fondazione, giallo a Milano
Immobiliarista e presidente della fondazione "Augusto Rancilio, intiolata al fratello sequestrato dall'anonima nel 1978 e mai più ritrovato. Gli investigatori stanno sentendo il figlio della vittima. Profonde ferite alla testa
Cronaca - di Redazione Web
Fiorenza Rancilio, immobiliarista ed ex presidente della fondazione “Augusto Rancilio” intitolata al fratello – scomparso tragicamente dopo un sequestro, nel pieno degli anni di piombo – è stata ritrovata morta in casa, nel centro di Milano. Il corpo è stato rinvenuto in tarda mattinata, mercoledì 13 dicembre. Alla testa profonde ferite, non è esclusa la pista dell’omicidio. Al momento il caso è un giallo, aperto un fascicolo per omicidio. Sul posto sono arrivati i carabinieri per le prime indagini. La vittima aveva 73 anni, è stata trovata nella cucina del suo appartamento in via Crocefisso, in centro a Milano. Gli investigatori avrebbero sentito il figlio della donna che, stando alle prime informazioni riportate dal Corriere della Sera Milano, si trovava in casa al momento del ritrovamento del cadavere. È stato portato in ospedale in stato di shock.
Chi era Fiorenza Rancilio
Fiorenza Rancilio era figlia di Gervaso Rancilio, immobiliarista. Era anche presidente della fondazione intitolata al fratello Augusto, l’architetto che venne sequestrato dall’Anonima a Cesano Boscone, in provincia di Milano, il 2 ottobre 1978. Il corpo non venne mai ritrovato, il ragazzo aveva 26 anni. Stando alle versioni di alcuni collaboratori di giustizia, il ragazzo sarebbe stato ucciso dai suoi carcerieri durante un tentativo di fuga.
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La fondazione, un’organizzazione culturale senza fini di lucro, era stata fondata nel 1983 in memoria dell’architetto. “Accanto all’originario scopo di studio e ricerca nei campi dell’Architettura, del Design e dell’Urbanistica – con particolare attenzione ai giovani e al loro inserimento nel mondo del lavoro – FAR oggi promuove la tutela e la valorizzazione della propria sede istituzionale, Villa Arconati a Bollate, una deliziosa villa del XVII secolo immersa nel verde alle porte di Milano”, si legge sul sito ufficiale. “La Fondazione opera sul territorio promuovendo iniziative culturali, relazioni e collegamenti nazionali e internazionali, oltre ad un importante progetto di restauro della Villa e del suo Giardino. Il suo obiettivo non è solo restituire questo patrimonio alla comunità, ma valorizzare oggi, in una prospettiva contemporanea e internazionale, l’identità di un luogo di Architettura e di Arti che in passato gli è valso il nome di ‘Versailles di Milano’.