Lo scontro giudiziario
Kate Cox, in Texas gli effetti della presidenza Trump: rischia la vita perché le è impedito l’aborto
Donald Trump, l’estremismo religioso dei Repubblicani e una Corte Suprema americana degna di una teocrazia rischiano di mandare al patibolo Kate Cox.
Gli effetti della disastrosa presidenza del tycoon ancora oggi sono pagati dai cittadini statunitensi: è il caso della 31enne Kate Cox, già madre di due bambini e in attesa di un terzo.
Una gravidanza complicata, la necessità di recarsi per quattro volte al pronto soccorso per continui problemi, tra crampi e perdite di fluidi, fino alla diagnosi: il bambino che porta in grembo soffre della sindrome di Edwards, una malattia genetica caratterizzata dalla presenza nelle cellule dell’individuo di un terzo cromosoma 18 che causa varie e gravi malformazioni fisiche e cognitive al nascituro.
Ma anche Kate rischia moltissimo nel portare avanti la gravidanza: a rischio ci sarebbe la sua fertilità e la sua stessa vita, avendo in passato ricorso per due volte al taglio cesareo ci sarebbe anche la possibilità di una rottura improvvisa dell’utero.
Ed è qui che entra in scena Trump. Con lui alla Casa Bianca la Corte Suprema degli Stati Uniti si è spostata radicalmente a destra, con sei giudici ultraconservatori su nove. Nomine fatte con un chiaro obiettivo: demolire i diritti civili ottenuti dagli americani in decenni di lotte, a partire dalla storica sentenza Roe v. Wade, che aveva garantito per mezzo secolo il diritto federale delle donne americane di interrompere la gravidanza.
Per Kate iniziano quindi i problemi. La donna vive nel Texas, Stato conservatore che ha in vigore norme ultra restrittive sul diritto all’oborto. Se in un primo momento Kate Cox ottiene una vittoria, un verdetto positivo dal giudice distrettuale Maya Guerra Gamble che le aveva garantito il diritto ad abortire sfruttando una delle rare eccezioni mediche previste dalla legge dello Stato, la situazione cambia con l’intervento del general attorney Ken Paxton, il procuratore generale del Texas repubblicano.
Da Paxton arriva l’immediato ricorso alla Corte Suprema dello Stato, che han sospeso nelle scorse ore la sentenza del giudice distrettuale Maya Guerra Gamble in attesa di di entrare nel merito della questione. Paxton ha accusato Maya Guerra Gamble di aver abusato dei suoi poteri discrezionali e l’ha definita una “militante“.
Una situazione sospesa dove a rischiare è solo Kate Cox: giunta già alla 20esima settimana di gravidanza, per la donna ogni giorno che passa aumenta i rischi di ulteriori complicanze.
Non contento il general attorney, in attesa che la Corte Suprema esamini il caso, ha anche inviato una lettera di diffida agli ospedali texani minacciando di perseguire chiunque aiuti la donna ad abortire. La pena è degna di uno stragista: fino a 99 anni di reclusione con multe che arrivano ai 100mila dollari.