L'azione

Attentato a Gerusalemme: attacco alla fermata del bus, tre vittime e Tel Aviv accusa Hamas

L'attacco proprio nel giorno del prolungamento della tregua tra Israele e Hamas. Il ministro estremista Gvir accusa l'organizzazione islamista. Nessuna rivendicazione. Sui social il video dell'azione

Esteri - di Redazione Web - 30 Novembre 2023

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FRAME DAL VIDEO DELL’ATTACCO A GERUSALEMME
FRAME DAL VIDEO DELL’ATTACCO A GERUSALEMME

Proprio mentre si diffonde la notizia dell’esercito israeliano che comunica che la tregua sulla Striscia di Gaza continuerà, si è consumato un attentato a Gerusalemme. Almeno tre i morti, uccisi a colpi di arma da fuoco nei pressi di uno degli accessi alla città. Sei persone sono rimaste ferite, alcune versano in gravi condizioni. Da Tel Aviv avevano accusato da subito Hamas: l’organizzazione ha rivendicato e invocato l'”’escalation della resistenza” palestinese. Non c’è stata alcuna rivendicazione da parte dell’organizzazione islamista.

Stando a quanto riportato nei primi momenti successivi all’attacco, due attentatori palestinesi di Gerusalemme est sarebbero arrivati in automobile sul posto, nei pressi di una fermata dell’autobus, sarebbero scesi dalla vettura e avrebbero impugnato un fucile M16 e una pistola. A morire sotto i colpi di arma da fuoco una giovane donna e un uomo di 70 anni, morto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate. Della terza vittima ancora non si conoscono le generalità. Dell’azione hanno preso a circolare alcuni video sui social.

I due attentatori sono stati identificati in Murad Nimer (38 anni) e Ibrahim Nimer (30 anni), fratelli, residenti nel rione di Tsur Baher a Gerusalemme est. QudsNews aveva scritto che erano collegati ad Hamas. Il ministro per la sicurezza nazionale, l’estremista Itamar ben Gvir, dopo un primo sopralluogo sul posto, ha accusato l’organizzazione islamista. “Attivisti di Hamas hanno organizzato l’attentato. Hamas ci parla a due voci: una è quella della tregua, l’altra è quella del terrorismo. Non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra”. Il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion ha ordinato un maggiore dispiegamento di forze dell’ordine nella città “per rafforzare il senso di sicurezza tra gli abitanti”. L’anno scorso alla stessa fermata dell’autobus in un altro attacco erano morti due israeliani.

Il prolungamento della tregua

Proprio oggi scade la tregua che sta permettendo l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. Non si può escludere che la notizia del prolungamento della tregua e quella dell’attentato siano collegate. L’elenco degli ostaggi che saranno rilasciati oggi, secondo fonti israeliane, comprende sei donne e due bambini e la restituzione dei corpi di tre rapiti. Gli sforzi per prolungare il cessate il fuoco sono proseguiti per tutta la notte.

I colloqui tra le parti sono stati possibili grazie alla mediazione del Qatar, come già la settimana scorsa. Sempre le stesse le condizioni: tre prigionieri palestinesi per ogni ostaggio liberato. Hamas sta liberando anche ostaggi thailandesi ma sulla base di altre trattative mediate dall’Iran e senza scambi. Non è chiaro quanto durerà o potrebbe durare questa tregua. Al 55esimo giorno di guerra sono oltre 14.800 le vittime palestinesi – dati di Hamas, non verificabili -, 1.200 morti israeliani nell’attacco del 7 ottobre. Il governo dello Stato Ebraico ha comunque chiarito di non essere intenzionato a estendere la tregua oltre domenica.

30 Novembre 2023

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