Il legale
Filippo Turetta: l’avvocato Emanuele Compagno rinuncia alla difesa, le polemiche per i vecchi post
La decisione dopo l'estradizione di Filippo Turetta in Italia. "Fin dall'inizio avevo detto ai familiari che sarebbe servito un legale di fiducia". Era stato nominato d'ufficio, nella bufera per alcuni post sui social
Cronaca - di Redazione Web
Emanuele Compagno ha rinunciato al mandato di difensore di Filippo Turetta, il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, scomparsa, uccisa e ritrovata nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Un caso che ha monopolizzato l’attenzione mediatica nelle ultime settimane. L’avvocato ha dichiarato ieri all’ANSA di ritenere “concluso con l’arrivo in Italia di Turetta il mio lavoro di difensore d’ufficio”.
Filippo Turetta è stato estradato ieri dalla Germania, dov’è stato fermato su un’autostrada senza soldi e carburante e arrestato, in Italia. È atterrato all’aeroporto di Venezia ed è stato trasferito al carcere di Verona. Sarà interrogato martedì. “È molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un’interlocuzione accettabilmente comprensibile ed è in condizioni di salute accettabili”, ha spiegato l’avvocato Giovanni Caruso, dopo il primo colloquio.
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Caruso aveva assunto l’incarico la settimana scorsa, proprio nei giorni in cui erano emerse delle frasi controverse dagli account social di Compagno. “Considero concluso con l’arrivo in Italia di Turetta il mio lavoro di difensore d’ufficio – ha dichiarato all’Ansa – anche se lui stesso mi aveva nominato quale difensore di fiducia. Adesso il processo andrà avanti. Fin dall’inizio avevo detto ai familiari che sarebbe servito un legale di fiducia, e ho depositato la rinuncia nel pomeriggio di oggi”.
I post della polemica
Alcuni post emersi dal profilo social di Compagno avevano scatenato una polemica. Spaziavano dalla violenza di genere ai migranti ai diritti LGBTQIA+. E apparivano piuttosto grotteschi. “Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da put***e in giro per il paese”, si leggeva in uno. “Nella giornata contro la violenza alle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti. È giusto ricordare tutti di fronte alla violenza”, scriveva il 25 novembre del 2020 postando un articolo de Il Giornale in cui si lanciava l’allarme “maschicidi”. E ancora in un altro post del maggio 2021 si leggeva: “L’alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l’uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di auto-determinarsi. Il tutto coniato, poi, a Tg3 Linea Notte con la storia di Biancaneve. Queste esagerazioni servono solo a delegittimare la donna trasformando in farsa un problema serio. Portano all’assurdo un problema vero”.
In un altro post criticava la procreazione assistita – “Helton John grazie ad un utero in affitto diventa padre assieme al suo fidanzato. VERGOGNA!!!” – e in un altro ancora denunciava il Partito Democratico di alimentare la fantomatica teoria gender – “Il PD approva tutto questo. Ecco il vero volto del PD. Portare i bambini al Gay Pride per imparare queste cose. Deviare i bambini e renderli schiavi della devianza. Il PD non ha fatto politiche per la famiglia. Ha promosso le lobbi LGBT”. Altri utenti hanno fatto notare sue fotografie con esponenti del centrodestra come l’attuale Presidente del Senato Ignazio La Russa e l’ex ministro Renato Brunetta.