Ad Andria

Spaccio: bimbo di 9 anni utilizzato per il traffico di droga, arrestata la madre con il compagno

Il minore utilizzato per non destare sospetti. Le disposizioni impartite ai colloqui in carcere. La donna accusata trasferita in carcere

Cronaca - di Redazione Web

16 Novembre 2023 alle 12:21

Condividi l'articolo

Spaccio: bimbo di 9 anni utilizzato per il traffico di droga, arrestata la madre con il compagno

Arrestati un uomo e una donna, accusati di aver detenuto e spacciato sostanze stupefacenti e di aver utilizzato un bambino di soli nove anni per i loro traffici e per recuperare crediti legati allo stesso traffico. Un’aggravante alle accuse dopo le indagini dei carabinieri di Andria che nei giorni scorsi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Trapani su richiesta della Procura. Le indagini si sono servite di intercettazioni ambientali, telefoniche e pedinamenti. Il bambino è figlio della donna arrestata, 35enne.

Le indagini coordinate dalla procura di Trani erano partite dall’arresto in flagranza di reato dell’uomo, un 55enne, lo scorso luglio per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di due armi modificate, una pistola revolver a tamburo, calibro 44 e priva di matricola, una modificata semiautomatica calibro 8 completa di caricatore, e 67 munizioni clandestine. I militari avevano ritrovato nella perquisizione presso l’abitazione del soggetto, 18 grammi di cocaina in cinque dosi, materiale da taglio e per il confezionamento, un bilancino di precisione.

Le accuse a vario titolo sono di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e ricettazione, con l’aggravante di aver sfruttato un minore per commettere quest’ultimo reato. Secondo le indagini l’uomo avrebbe utilizzato la compagna per il recupero dei crediti del traffico di stupefacenti. I militari si sono serviti anche di intercettazioni e monitoraggi dei veicoli tramite gps. Il cinquantenne, durante i colloqui settimanali in carcere, avrebbe impartito alla convivente le indicazioni per procedere. Lo stesso avrebbe indicato alla donna come avvicinare e sollecitare, se non minacciare, gli acquirenti debitori per la consegna di quanto dovuto.

Secondo l’accusa in almeno otto casi gli acquirenti sono stati costretti a consegnare somme di denaro alla donna tramite il figlio minore, di nove anni, verosimilmente per non destare sospetti nelle forze dell’ordine. Anche la 35enne è stata trasferita in carcere.

16 Novembre 2023

Condividi l'articolo