La mobilitazione
Precettazione: cos’è il provvedimento amministrativo contro gli scioperi, è scontro Salvini-sindacati
Il parere della Commissione e le minacce di Salvini. “Se serve precettare precetterò per non mettere in ginocchio un intero Paese”. I sindacati contestano
News - di Redazione Web
Sia il segretario generale della CGIL Maurizio Landini che il segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri hanno confermato lo sciopero di venerdì 17 novembre. I sindacati sostanzialmente rigettano le osservazioni della Commissione di garanzia, l’organo preposto dalla legge a vigilare su tempi e modi della convocazione, secondo la quale la mobilitazione non rispetterebbe i principi della “rarefazione oggettiva” e quello della “durata massima della prima azione” e la definizione stessa di sciopero generale. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini ha minacciato la precettazione, è scontro aperto con i sindacati.
“Se entro oggi a mezzanotte i sindacati non torneranno nell’ambito della legge e del buon senso, onore e onere di un ministro, io garantisco il diritto allo sciopero ma se serve precettare precetterò per non mettere in ginocchio un intero Paese”, ha detto il vicepresidente del Consiglio Salvini, a Radio Anch’io su Radio1 Rai. A Radio24 Landini ha osservato: “Troveremmo sgradevole se il ministro pensasse di fare interventi di autorità, sarebbe volontà politica di mettere in discussione il diritto di sciopero per difendere i propri diritti”.
Cos’è la precettazione
La precettazione è un provvedimento amministrativo straordinario tramite il quale l’autorità competente sospende uno sciopero, lo rinvia a un’altra data, o ne modifica la convocazione per esempio riducendo l’orario. Si può ricorrere al provvedimento straordinario in caso di “fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati”, come detta la legge n.146 del 1990. L’ordinanza deve essere emessa almeno 48 ore prima dell’inizio della mobilitazione e non prima di aver tentato una conciliazione tra le parti.
Salvini ha già fatto ricorso diverse volte alla precettazione da quando è tornato al governo. Il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega “può precettare quello che vuole – ha attaccato Landini a Radio24 – ma non siamo che all’inizio di una mobilitazione. Quello che sta facendo sta mettendo in croce questo Paese. Non ci fermeranno con una precettazione, siamo solo all’inizio, non vogliamo solo cambiare questa legge di bilancio balorda, vogliamo che si facciano le riforme a partire da quella fiscale”.
La decisione della Commissione di Garanzia
La Commissione di Garanzia ha rigettato lo status di sciopero generale per la mobilitazione in quanto “così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”. L’organo aveva chiesto di rimodulare i termini della mobilitazione e chiesto alle associazioni di escludere dall’iniziativa i settori per cui sono previsti altri scioperi nei giorni vicini.
I sindacati avevano convocato l’agitazione in più giorni e in diversi territori. Lo sciopero di venerdì 17 settembre riguarda i lavoratori del centro Italia, lunedì 20 quelli di Sicilia, venerdì 24 le regioni del Nord, venerdì 1 dicembre i lavoratori delle regioni meridionali. Esclusi i settori fondamentali come acqua, carburanti, credito, farmaci, elettricità, energia (petrolio e gas), istituti di vigilanza, metalmeccanici, pulizie e multiservizi, radio, televisione e telecomunicazioni, ristorazione collettiva, lavanderie. I sindacati intanto hanno “come atto di responsabilità” esentato il trasporto aereo e portato a quattro ore dalle 9:00 alle 13:00 quello dei Vigili del Fuoco.