Finto allarme

Legionella da Coca Cola contaminata, la fake corre sui social “24 ricoverati al Cardarelli”

Il tam tam sui social e nelle chat: ma è una falsa notizia

Cronaca - di Andrea Aversa

13 Novembre 2023 alle 17:21 - Ultimo agg. 13 Novembre 2023 alle 18:24

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Foto Richard Morgano/LaPresse 10 settembre 2018 Brescia
Foto Richard Morgano/LaPresse 10 settembre 2018 Brescia

Social impazziti e chat WhatsApp in fibrillazione. Da questa mattina è diventata virale una fake news relativa a “24 persone ricoverate presso l’ospedale Cardarelli di Napoli per legionella”. Secondo i messaggi sarebbero stati affetti dall’infezione, causata da un lotto di Coca Cola contaminato. L’allarme è assolutamente falso, quindi la notizia è una bufala. L’ufficio stampa del nosocomio partenopeo, sentito da L’Unità, ha infatti smentito categoricamente qualsiasi tipo di situazione del genere. Probabilmente ad influenzare alcuni utenti e cittadini, è stata la vicenda – avvenuta ad ottobre e resa nota solo tre giorni fa – che ha riguardato un bambino ricoverato in codice rosso a Napoli. Il piccolo ha riportato danni sia all’esofago che allo stomaco, dopo aver bevuto un integratore (e non Coca Cola!).

Legionella da Coca Cola contaminata: il caso Croazia

Ma c’è anche un altro precedente che avrebbe potuto scatenare la psicosi. Un episodio che ha riguardato proprio la Coca Cola. Lo scorso 7 novembre, secondo quanto riportato dal giornale croato La Voce Del Popolo, l’azienda avrebbe ritirato alcuni lotti dei suoi prodotti, dal mercato croato. Pare che a Fiume alcune bevande fossero state contaminate da una sostanza chimica che avrebbe determinato malesseri per alcune persone e addirittura il ricovero di un ragazzo. Sotto la lente d’ingrandimento però è finita dell’acqua minerale che un giovane, poi ricoverato con ustioni all’esofago, avrebbe bevuto in un bar del centro della cittadina istriana. L’azienda americana, sempre secondo La Voce del Popolo, avrebbe pubblicato la seguente nota: “La nostra analisi interna non ha mostrato irregolarità nella produzione o nei prodotti“. Tuttavia, secondo il quotidiano, avrebbe disposto esami più approfonditi. Secondo quanto riportato dal portale GreenMe Bruno Jelic, direttore del dipartimento affari aziendali e sostenibilità della Coca-Cola HBC Adria avrebbe dichiarato: “Ora possiamo finalmente dire che si tratta di un incidente isolato legato ad una bottiglia di vetro, e speriamo che la fiducia dei consumatori nella sicurezza e nella correttezza dei nostri prodotti ritorni gradualmente“.

Legionella: che cos’è, i sintomi

Ma cos’è la legionella? Cosa provoca? Quali sono i sintomi e le cure? Innanzitutto si tratta di un batterio così chiamato perché isolato nel 1977 dopo che fu trovato all’interno dell’impianto di condizionamento di un hotel dove alloggiavano dei veterani statunitensi. Questi ultimi avevano fatto parte dell’American Legion, sono stati – dunque – dei legionari. Il batterio uccise 34 militari su 221 contagiati. Venti specie su 62 della legionella possono causare malattie nell’uomo. L’habitat prediletto del batterio è l’acqua e qualsiasi altro ambiente acquatico.

Legionella: prevenzione e cura

La malattia si contrae attraverso le mucose e le respiratorie. I sintomi principali sono: febbre, malori, cefalea, tosse, mal di gola e infine degenera in polmonite. La prevenzione sugli impianti idrici e di condizionamento vengono eseguiti secondo standard stabiliti dalle istituzioni. I trattamenti sanitari prevedono: trattamento termico, shock termico, iperclorazione continua, iperclorazione shock, biossido di cloro, monoclorammina, raggi ultravioletti, ionizzazione rame-argento, colloidi rame-argento, perossido di idrogeno e argento, ozono, filtri terminali.

13 Novembre 2023

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