Il caso tra Romania e Italia

Matteo Politi, il “finto” chirurgo archiviato da ogni accusa: “Ha la laurea, non ha danneggiato i pazienti”

Un caso nazionale in Romania. La condanna in Appello, il mandato di arresto internazionale, l'obbligo di firma. "Nessuna delle persone 'lesionate' risulta aver subìto una delle conseguenze"

Cronaca - di Redazione Web

19 Ottobre 2023 alle 10:56

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Matteo Politi faceva il chirurgo senza essere laureato anzi no, e invece sì. È clamorosa la svolta che arriva nel caso del 43enne di Mestre. Lo scorso marzo era stato condannato in appello a Bucarest a 3 anni e 10 mesi per truffa ed esercizio abusivo. Ad agosto era stato arrestato a Marghera, su di lui pendeva un mandato di arresto europeo. Il suo avvocato aveva raccontato a Il Corriere della Sera che dall’inizio dell’anno il suo assistito si trovava in Veneto e che lavorava in un hotel a Mestre. Politi però alla fine risulta laureato, lo hanno rilevato i giudici a Bucarest, e sono cadute anche le accuse di lesioni colpose. In effetti, anche quando era uscita la notizia della condanna, era emerso che la maggior parte delle pazienti era soddisfatta dei trattamenti.

Politi era stato definito ricercato dalla polizia “di mezzo mondo”. In Romania si faceva chiamare “Matthew Mode”, o “dottore dei vip” ma anche “mago della chirurgia plastica”. Era già stato accusato a Verona nel 2010. Il caso del “finto medico italiano” finì sulle prime pagine dei giornali e nelle trasmissioni televisive. Uno scandalo nazionale in Romania. Il tribunale di Bucarest aveva chiesto un mandato di arresto internazionale. A fine agosto era stato arrestato a Marghera. Era tornato libero con obbligo di firma una volta a settimana. “Abbiamo presentato un’ampia documentazione per dimostrare che ora il mio assistito è radicato qui dove studia per finire le scuole superiori e lavora in un hotel”, aveva dichiarato al Corriere del Veneto l’avvocato Giovanni Catanzaro.

La clamorosa e totale retromarcia era arrivata con l’ordinanza firmata lo scorso 6 giugno 2023 dal procuratore romeno Ion Rascotab. “In base alle informazioni fornite, nessuna delle persone ‘lesionate’ risulta aver subìto una delle conseguenze elencate in precedenza a causa degli interventi effettuati da Matteo Politi. Pertanto non risultano soddisfatti gli elementi materiali del reato di lesioni corporali, inoltre risulta applicabile l’impedimento del procedimento penale”. La Procura ha analizzato i singoli casi paziente per paziente. Rinoplastiche, liposuzioni, protesi mammarie.

Alla luce di questo ulteriore proscioglimento dovrebbe rivedersi tutta la vicenda giudiziaria anche in Italia. “A Bucarest attraverso il nostro collega legale Valentin Stoica sta procedendo l’iter per la revisione del processo, mentre in Italia – confermano gli avvocati Leonardo Ferlito e Francesco Gianzi al Corriere – verrà discusso in Cassazione il ricorso contro la condanna per truffa, che riteniamo non solo troppo elevata rispetto al nostro ordinamento italiano, ma soprattutto priva di presupposti visto che la laurea in medicina conseguita da Politi a Pristina è risultata vera e valida a tutti gli effetti”.

19 Ottobre 2023

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