Allarme terrorismo

Europa blindata, l’Italia e altri 10 Paesi UE sospendono Schengen: “Focolai di crisi e pressione migratoria”

La reintroduzione dei controlli delle frontiere con la Slovenia. La decisione dopo gli attacchi terroristici in Europa e il conflitto in Medio Oriente. Palazzo Chigi fa riferimento alla "costante pressione migratoria": l'obiettivo è la rotta balcanica

News - di Redazione Web

19 Ottobre 2023 alle 09:57 - Ultimo agg. 19 Ottobre 2023 alle 10:11

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Europa blindata, l’Italia e altri 10 Paesi UE sospendono Schengen: “Focolai di crisi e pressione migratoria”

Almeno undici Paesi, compresa l’Italia, hanno notificato alla Commissione Europea la sospensione dell’area della libera circolazione prevista dal trattato di Schengen. Una decisione maturata dopo le tensioni esplose in Medio Oriente tra Israele e la Striscia di Gaza e dopo l’innalzamento dell’allerta terroristica in tutta Europa. Scali aerei chiusi, allarmi bomba, vere e proprie azioni terroristiche. L’Europa si blinda. I Paesi sono l’Austria, la Germania, la Francia, la Repubblica ceca, la Polonia, la Slovacchia, la Svezia, la Danimarca e la Norvegia, che non fa parte dell’Ue, e la Slovenia che hanno riattivato i controlli su alcune loro frontiere. Palazzo Chigi ha attivato la procedura straordinaria (articolo 28) per la sospensione e ha fatto sapere che la misura sarà attuata a partire da sabato 21 ottobre per un periodo di dieci giorni prorogabili.

“Il governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base all’articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen (Regolamento Ue 2016/339). Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell’area Schengen, è stato comunicato dal ministro Piantedosi alla vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni, Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell’Unione europea, Thérèse Blanchet e ai ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. “L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione”.

Le proroghe successive possono arrivare anche a periodi di venti giorni ciascuna fino a un massimo di due mesi al termine dei quali è possibile attivare la procedura ordinaria, prorogando la sospensione Schengen di ulteriori quattro mesi, fino ad un totale complessivo di sei mesi. Le modalità di controllo, garantisce il governo, saranno attuate in modo da “garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci”. Palazzo Chigi non manca di far notare come il quadro sia “ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022). Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale”.

L’accordo di Schengen è stato sospeso già 387 volte negli anni scorsi. L’Italia lo ha fatto in occasione del G8 dell’Aquila (2009), del G7 di Taormina (2017) e del G20 di Roma (2021). Questa volta la decisione è scaturita dal pericolo terrorismo, sollecitato dal conflitto esploso in Medio Oriente. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ieri ha tenuto un vertice sul tema a Palazzo Chigi con i ministri degli Esteri, Antonio Tajani, dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Giustizia, Carlo Nordio, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e con i vertici dell’intelligence. L’allarme si è alzato in tutta Europa. Ieri in Francia sei aeroporti – quelli di Nizza, Nantes, Lille, Lione, Tolosa e Beauvais – sono stati costretti all’evacuazione per poi riaprire gradualmente. Stesse decisioni per l’aeroporto di Ostenda in Belgio. Per la terza volta in cinque giorni la reggia di Versailles è stata costretta all’evacuazione dei visitatori per via di un allarme bomba.

“Il problema del terrorismo c’è, c’è sempre stato – ha dichiarato a RaiNews24 il ministro della Difesa Guido Crosetto – C’è il problema dell’integralismo, c’è il problema dei lupi solitari che decidono di armarsi contro il mondo e magari da soli cercare di fare del male a qualcuno, non importa chi, magari il primo che trovano per strada. Ma questo è alimentato dalla situazione internazionale. Un incidente come quello dell’ospedale può portare cinque, dieci cento persone a pensare di dover vendicare una cosa che non sappiamo neanche da chi sia stata causata. Questo è imprevedibile. I servizi segreti e i servizi di sicurezza italiani hanno monitorato in questi anni tutte le persone a rischio di questo tipo ma purtroppo come dimostrano i fatti del Belgio ogni giorno arrivano migliaia di persone e tra queste migliaia di persone ci può essere chiunque”.

A Bruxelles, lunedì sera, Abdesalem Lassoued ha colpito tre persone uccidendone due. L’attacco è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico. L’attentatore, eliminato dalla polizia, era passato nel 2021 anche in Italia, a Genova. Ad Arras, in Francia, un insegnante è stato ucciso a coltellate. Il sospetto omicida, un 20enne di origini cecene, avrebbe fatto irruzione nella scuola al grido di “Allah Akbar”. Un allarme bomba è scattato ieri al Ghetto Ebraico di Roma. La segnalazione si era rivelata poi contestuale a un’esercitazione. Fonti investigative hanno spiegato all’Ansa che quella cinquantina di radicalizzati monitorati in Italia non sono “solo richiedenti asilo ma anche persone che vivono stabilmente qui. Quest’anno in 54 sono stati espulsi per ragioni di sicurezza“. 28mila gli obiettivi sensibili oltre ai principali snodi. Quella italiana è una chiusura mirata, al confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovena, a intervenire soprattutto sulla cosiddetta “rotta balcanica” dei migranti. Dalla Slovenia da inizio anni 16mila persone sono entrate in Italia. Il Comitato di analisi strategica antiterrorismo ha avvertito Palazzo Chigi due giorni fa del rischio “di possibili infiltrazioni terroristiche”.

19 Ottobre 2023

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